Bari torna alla normalità: una lezione per Mignani

Per la prima volta senza segnare i Galletti cadono male. E Maiello dovrà fermarsi per due settimane
Bari torna alla normalità: una lezione per Mignani© LAPRESSE
Antonio Guido
3 min

BARI - Ritorno alla normalità. Il Bari, che fin qui, era diventato invincibile trascinato da Cheddira e Antenucci, si è preso una pausa di riflessione lasciandosi prima imbrigliare e poi battere dall’Ascoli. Ma c’è di più dopo 10 partite, otto di campionato e due di Coppa, gli uomini di Mignani non hanno segnato. L’ultimo a passare al San Nicola in Serie C era stato il Palermo sei mesi fa (2-0 il 24 aprile scorso). La partita ricalca più o meno quella con i siciliani anche se con l’Ascoli la svolta è arrivata nell’ultimo quarto d’ora. La squadra marchigiana, decisa a salvare la panchina di Bucchi, ha saputo interpretare al meglio la partita, pronta a colpire quando se ne presentavano l’occasione e gli spazi, ma anche a ripiegare e a chiudersi.

Ragioni del primo stop

Sono molte le ragioni che aiutano a capire questo primo stop della stagione, il Bari ha perso la partita perché ha smarrito il senso del gioco, che era stata la pietra miliare sulla quale Mignani aveva costruito il suo progetto vincente. In campo si è vista una squadra con poca personalità e grinta, troppo passiva. Un atteggiamento sorprendente, considerando l'alta posta in palio con la Reggina sconfitta a Parma. Nella prima frazione il Bari ha tirato in porta in sole due occasioni. Clamorosa quella fallita da Bellomo che ha ciccato il pallone due minuti prima dell’intervallo, l’episodio che avrebbe potuto spaccare la gara.

Bari irriconoscibile

Si è avuta la sensazione che i troppi elogi abbiano minato la concentrazione dei biancorossi privandoli di quella voglia di sacrificarsi che è stato il segreto dei buoni risultati ottenuti finora. Per lunghi tratti il Bari è apparso irriconoscibile e questo si spiega con l’assenza di Maiello, giocatore fondamentale in questo avvio di stagione. Ma non era immaginabile che un centrocampo con Maita nel ruolo di play, Folorunsho e Benedetti mezz’ali più Bellomo dovesse soffrire tanto. E ne ha risentito la difesa priva di un’adeguata protezione mentre il tandem Cheddira-Antenucci ha avuto pochi palloni giocabili. Il resto si spiega col susseguirsi di scelte, in parte obbligate, che hanno sottratto identità. Comunque sia, non si può pensare di vincere sempre nel calcio. 

Maiello salta due gare

L’improvviso stop di Maiello per una lesione del muscolo semitendineo dovrebbe privare il Bari del suo centrocampista per altre due partite quella di mercoledì in Coppa a Parma e poi nella sfida di campionato sabato a Frosinone, la ex squadra del play napoletano. Subito dopo si valuteranno le possibilità di un suo impiego nell’anticipo con la Ternana. «Gli esami strumentali a cui è stato sottoposto in mattinata il giocatore - si legge sul sito della società - per valutare l’entità del problema che lo ha costretto a saltare la sfida contro l’Ascoli, hanno evidenziato una lesione di basso grado del muscolo semitendinoso della coscia destra. Il calciatore ha già intrapreso il programma personalizzato di recupero».


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