«C’era grande curiosità da parte di tutti per l’approccio alla nuova categoria. L’abbiamo fatto con la stessa mentalità con cui abbiamo colto la promozione e nel modo giusto».
Che effetto le ha fatto il San Nicola già da A?
«La squadra è riuscita a riconquistare una piazza reduce da tante delusioni. Una grande soddisfazione, percepire l’affetto di una città meravigliosa e della nostra gente. Tutto impensabile, però, senza questa società».
C’è chi dice che il segreto vero di questo ritorno al futuro del Bari stia nel mix tra la gioia incontenibile della città e la capacità di Mignani di isolarsi. È così?
«Non so. Piazza passionalmente contagiosa e io provo a essere sempre me stesso a prescindere e senza farmi distrarre».
Quanto ha influito la possibilità di lavorare con un presidente come Luigi De Laurentiis e con un direttore sportivo come Ciro Polito?
«Difficile trovare un presidente moderato nei pensieri e negli atteggiamenti come il nostro. Moderno e visionario, ma concreto. Rispetta i ruoli. Con il direttore c’è un confronto quotidiano. Polito porta punti sul mercato e nella gestione».
Operazione San Nicola per un Bari da primato