Il trenino di Mignani fila dritto verso la A

Leggi il commento al momento del Bari e alla bagarre in Serie B
Il trenino di Mignani fila dritto verso la A© LAPRESSE
Tullio Calzone
3 min
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Sale forte il Bari piegando un Venezia ambizioso e capace di giocarsela alla pari per lunghi tratti della gara. Il trenino di Mignani fila dritto verso la A complice una prodezza di Bellomo. Ma la notte dice ancora Frosinone. Chi avesse osato pensare a un gruppo provato dall’inattesa sconfitta in casa contro il Parma, dovrà rifare i calcoli. Anche perché in questa stagione c’è una sola certezza, ormai da tempo, ed è la squadra di Fabio Grosso. Tutt’altro che scossa dalla battuta d’arresto allo Stirpe patita contro Pecchia, la formazione ciociara s’impone sulla povera Spal, forse riaprendo le porte all’ennesimo ribaltone. Alla fine, alle spalle delle due di vetta, la festa grande, è tutta per il Bari che piazza il fiato sul collo del Genoa, ora solo una lunghezza più. Il Cagliari di Ranieri si conferma fastidiosa e solida antagonista contro l’undici di Gilardino che patisce i rossoblù ma non si piega a uno stradominio territoriale evidente eppure ancora sterile in zona gol. I sardi perdono così la grande opportunità di rialzare lo sguardo più in alto e dovranno, almeno per ora, concentrarsi sul perimetro playoff, non l’unio obiettivo di Ranieri, però.

La bagarre in alta quota

La bagarre prova ad alimentarla l’Ascoli con il blitz a Modena. Breda non si batte e si vede che neppure si accontenta a un’agevole e anonima salvezza. E’ tornato per alimentare le ambizioni del patron Pulcinelli che lo ha chiamato proprio per non finire nell’anonimato. Non si accontenta, ovviamente, neppure Bisoli che continua a insistere lassù. In zona salvezza calma piatta. Anzi panico dietro l’angolo. Perché il SudTirol non ha nessuna intenzione di risparmiare una Strega troppo rimaneggiata per non indurre a giudizi misericordiosi. La sconfitta è amara per Stellone che impreca e vorrebbe quasi andare lui a fare gol, visto che Simy ha dimenticato come si fa. L’unica cosa da evitare, tuttavia, è drammatizzare. La classifica è cortissima e tutta da scrivere. Ecco perché serve un altro Benevento per evitare guai. Sotto i riflettori finisce anche Marco Monaldi di Macerata che avrebbe immaginato un esordio diverso in B. Invece, il forfait di Valeri per noie muscolari - non prima di aver annullato un gol a Nandez per fuorigioco e trasformato un rigore in una punizione dal limite con l’aiuto del Var - lancia il giovane fischietto marchigiano. Da qualche parte bisognava pure iniziare!

 


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