Il Benevento "gioca" su due campi

I sanniti si prepareranno per l'eventuale ripresa lavorando sia al Vigorito che all'Imbriani
Il Benevento "gioca" su due campi© LAPRESSE
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BENEVENTO - Un po' di apprensione, ma anche tanta speranza. I tifosi del Benevento attendono con malcelata ansia che il Governo si esprima sulla ripresa dei campionati, sanno che dovranno affrontare altri sacrifici, che difficilmente le porte degli stadi gli saranno riaperte, ma il pensiero dominante è quello di terminare questa stagione in modo da poter festeggiare, anche se virtualmente, la seconda promozione in serie A della storia della Strega. Il presidente Vigorito è diventato una sorta di “guru” del campionato cadetto: le sue proposte sono sempre le più interessanti, e nonostante sia il patròn che più di tutti povrebbe essere proiettato verso altri orizzonti, ci mette la solita grinta e un impegno totale per provare a guidare anche il mondo della B.

Il Benevento non si fascia la testa di fronte a tutte le richieste arrivate dal Governo per la ripresa degli allenamenti: la società è pronta. Ha tre strutture disponibili, ma ha già fatto sapere che ne utilizzerà solo due, essendo l'Avellola (l'impianto che ha ospitato le giovanili) in sintetico. Sanitari e preparatori atletici hanno consigliato al presidente di utilizzare alla ripresa solo terreni in erba naturale, dunque il Vigorito e l'Antistadio Imbriani, stando bene attenti a scaglionare i calciatori in fasce orarie diverse. Ovviamente i primi giorni saranno tutti dedicati ai test medici e a quelli atletici: tamponi per tutti e le prove fisiche che sono state fatte in avvio di stagione per avere l'idoneità alla disciplina agonistica. Lo staff atletico e quello sanitario si sono detti contrari ad un eventuale ritiro: al di là dell'alto costo da sostenere, si pensa di poter controllare meglio i calciatori se fanno ritorno nelle loro abitazioni.

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