Empoli, Romagnoli esclusivo: "Giusto ripartire con le adeguate garanzie"

Il difensore azzurro, nativo di Cremona: "Viva il calcio sicuro. Sono vicino alla mia gente che ha sofferto tanto per la pandemia"
Empoli, Romagnoli esclusivo: "Giusto ripartire con le adeguate garanzie"© Getty Images
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EMPOLI - Se nella rosa dell’Empoli c’è qualcuno che sa cosa vuol dire vincere e guadagnarsi una promozione dalla B alla Serie A, questi non è altro che Simone Romagnoli. Scuola Milan, il centrale difensivo classe ‘90 infatti ha gioito per il salto di categorie addirittura tre volte in carriera, con le maglie di Pescara, Carpi e Brescia. Ecco perché l’Empoli, dopo averlo lasciato partire in prestito verso Bologna e Brescia, in estate ha deciso di riportarlo al Castellani: per costruire con Maietta una coppia centrale di affidabilità ed esperienza.

Romagnoli, partiamo con una domanda di prassi: come stai e come stai affrontando questa quarantena che da oltre due mesi ci tiene chiusi in casa?
"Sto bene, affronto la quarantena allenandomi e studiando"

Tu sei originario di Cremona, città che ha fatto registrare un elevato numero di casi. Cosa vuol dire star lontano dalla propria città e dalla propria famiglia in una situazione del genere?
"Dispiace vedere la propria città e la propria regione in difficoltà, soprattutto dispiace vedere tanti amici che hanno perso i propri cari e non hanno potuto salutarli come avrebbero meritato".



Ancora non ci sono certezze, ma sembra che dal 18 maggio si possa tornare ad allenarsi in gruppo. Quanto ti manca il calcio giocato? A prescindere dagli obiettivi di squadra, quale pensi che sia la soluzione migliore per il calcio?
"Il calcio giocato ci manca indubbiamente. La soluzione spetta a chi di dovere. Come parte in causa, mi sento di poter dire che, come per ogni altro ambito, è giusto ripartire quanto prima, con le precauzioni del caso".

A proposito di calcio giocato, torniamo sulla stagione dell’Empoli: un buon inizio, poi una lunga serie di risultati negativi e adesso una nuova rinascita. Tre allenatori cambiati e tanti nuovi compagni. Che stagione state vivendo?
"È stata una stagione particolare fino a gennaio. Abbiamo trovato diverse difficoltà, soprattutto non riuscivamo ad esprimere un calcio efficace. Da gennaio-febbraio invece abbiamo cambiato passo, cominciando una rincorsa che si è purtroppo si è interrotta con la sospensione del campionato".

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