Frosinone, Stirpe esclusivo: "Merito e regole per arginare la crisi"

Il patron dei ciociari: "Bisognerà procedere con cautela, ma immaginare di tornare a giocare. Altrimenti una classifica già c'è. Il disciplinare Figc? Strumento efficace"
Frosinone, Stirpe esclusivo: "Merito e regole per arginare la crisi"© Bartoletti
4 min

di Tullio Calzone

FROSINONE - Presidente Stirpe come si esce da un’emergenza che, evidentemente, non è solo sanitaria?
"Non perdendo il senso dell’equilibrio. La prevalenza va data alle ragioni della salute. Ma non possiamo rimanere immobili. Serve la consapevolezza che non esiste un’attività esente da rischi. Dobbiamo muoverci da questa condizione di stallo il prima possibile".

L’allentamento del lockdown, il protocollo che ha impedito di circolare liberamente, è un passo verso la ripresa oppure si corrono rischi non del tutto calcolabili?
"Se qualcuno ha assunto la decisione di scongelare il lockdown lo ha fatto, indubbiamente, sulla base di numeri che possono suffragare una scelta del genere. Ma servirà un elevato grado di attenzione. Dobbiamo muoverci da questa condizione nel rispetto dei vincoli di sicurezza. Valuto positivamente questa graduale apertura".

Avanti con la fase 2 anche nel calcio o serve cautela?
"Secondo me gli ultimi passaggi della Federazione sono stati positivi e virtuosi e hanno consentito di produrre un protocollo molto rigoroso. La decisione di prendere altro tempo, per arrivare alla prima decade di giugno e valutare la possibile ripresa dei campionati, coniuga cautela e fattibilità. Ci sono le condizioni per riprendere in sicurezza, bisogna vedere se queste condizioni si consolideranno o bisognerà ripensare al tutto in una logica prudenziale".



Giudica doverose o tardive le rivendicazioni della Lega di B sul mancato rispetto dell’accordo di separazione dalla Lega di A?
"Questa rivendicazione esiste da anni. Recentemente il presidente Balata ha impresso forza alle istanze della B. Ma è una ferita che si è aperta nel 2009 anche per responsabilità di qualche dirigente furbo, purtroppo. Quell’appannaggio dell’1,5 per cento sarebbe stato ora fondamentale per la sopravvivenza della categoria".

Il disciplinare medico-scientifico della Figc, peraltro, sotto l’esame degli esperti del Governo, è applicabile secondo lei anche in B?
"Assolutamente sì. E’ uno strumento validissimo affinché gli atleti e gli addetti ai lavori possano operare con quella sicurezza che le istituzioni governative giustamente richiedono. Un protocollo che valuto positivamente".

Immaginiamo uno scenario nel quale non sarà possibile tornare in campo. Quale sarà la via d’uscita per evitare i contenziosi giudiziari che lei stesso ha paventato?
"Applicare in modo razionale e con buon senso le norme federali. Le soluzioni sono due: o si annullano gli effetti della stagione in tutte le categorie e si fa finta che i campionati non si siano mai giocati per l’impossibilità di portarli a compimento. Oppure si valuta il fatto che due terzi dei tornei sono stati disputati. E, dunque, salgono tre squadre e ne retrocedono tre dalla A. E quelle che salgono sono le prime tre perché non si è nelle condizioni di disputare i play off che, lo ricordo a chi si fosse distratto, sono una modalità di assegnazione facoltativa che viene richiesta in deroga dalla Lega alla Figc alla vigilia di ogni annata".

© RIPRODUZIONE RISERVATA