GENOVA - Con dieci punti in 4 giornate, grazie a tre vittorie comprese quelle contro la capolista Frosinone e con il Bari ieri sera al San Nicola, Alberto Gilardino si è preso il Genoa e non ha nessuna intenzione di lasciarlo andare. L'ex attaccante già campione del mondo nel 2006 e promosso dalla primavera del Genoa alla prima squadra per sostituire l'esonerato Blessin il 6 dicembre scorso, guiderà i rossoblù sino a fine campionato. Al momento della promozione infatti il suo ruolo era stato definito "ad interim" con la dirigenza che voleva valutarlo nelle quattro gare rimanenti sino alla sosta natalizia. Sfide che hanno visto la sua squadra battere il Sudtirol, pareggiare ad Ascoli quindi sconfiggere consecutivamente Frosinone, in casa, e Bari ieri sera in trasferta. Successi che hanno dissipato ogni dubbio non solo per le prestazioni ma per come sono state gestite le partite: dalle scelte iniziali ai cambi a gara in corso, fattore che aveva portato spesso critiche all'ex allenatore Blessin "reo" di non saper leggere le partite in corsa. Gilardino ha invece convinto tutti, dai dirigenti ai tifosi, sino agli stessi giocatori che lo hanno sempre seguito nelle indicazioni tattiche con prestazioni che in quattro partite oltre ai 10 punti hanno portato il Genoa a segnare 5 gol subendone solo 1. Alla ripresa degli allenamenti, prevista per il 3 gennaio, ci sarà dunque ancora Alberto Gilardino che va così a completare il ristretto gruppo di tecnici "mondiali" presenti nelle rispettive panchine in serie B in questo campionato: Grosso a Frosinone, Inzaghi a Reggio Calabria, Cannavaro a Benevento e De Rossi a Ferrara con la Spal