Palermo, una cosa mai vista. Ecco i piani di Mansour e City Group: obiettivo Serie A

Manca solo l'ufficialità per il passaggio del club al potentissimo gruppo dello sceicco: riconquistare il massimo campionato entro due stagioni è il primo proposito della nuova proprietà
Palermo, una cosa mai vista. Ecco i piani di Mansour e City Group: obiettivo Serie A© FOTO MOSCA
Xavier Jacobelli
3 min

Il presidente Mirri ha definito il passaggio del club rosanero, neopromosso in B, al potentissimo City Football Group dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan. Manca solo l'ufficializzazione. 
Riconquistare il massimo campionato entro due stagioni è il primo obiettivo della nuova proprietà che fa capo al Manchester City, i cui uomini stanno già lavorando sottotraccia.

CFG

L'acronimo sta per City Football Group, la holding di una rete di società calcistiche sotto il marchio prestigioso del Manchester City e sotto l'ombrello foderato di milioni di euro a nome Abu Dhabi United Group (, d'ora in avanti ADUG) cui appartiene il 78% del capitale azionario; il 12% è dei cinesi di China Media Capital e Citic Capital; il 10% degli americani di Silver Lake Partners. Le squadre del CFG sono Manchester City, Inghilterra (100%); New York City, Usa (80%),;Melbourne City, Australia (100%); Yokohama Marinos, Giappone (20%),:Girona, Spagna, (44,3%); Montevideo City Torque, Uruguay (100%), Sichuan Jiuniu, Cina (29,7%); Mumbai City, India (65%); Lommel (99%), Belgio; Troyes, Francia (100%).

Tifosi entusiasti

E' un mondo nuovo quello che si apre per il Palermo che entra nella galassia CFG con prospettive davvero entusiasmanti per i tifosi rosanero: Serie A da riconquistare entro due anni, potenziamento dell'organico e delle strutture, stadio moderno, massiccio sviluppo mediatico dell'immagine rosanero, del marketing e della commercializzazione di un marchio amatissimo da milioni di fan nel mondo. IIn attesa dell'ufficializzazione dell'accordo, gli uomini del City stanno già lavorando sottotraccia nel capoluogo siciliano (prima scadenza: entro il 22 giugno l'iscrizione al campionato; seconda scadenza: i contratti di Accardi, Lancini, Marconi, Odjer, Valente, Pelagotti, Floriano; terza scadenza: confermare lo staff della promozione in Serie B, in testa Baldini il quale ha già detto che vuole rimanere a patto resti il ds Castagnini. Nel nuovo consiglio di amministrazione, con una quota di minoranza, siederà l'attuale presidente Dario Mirri, l'uomo della ricostruzione palermitana. Egli è passato in tre anni dalla serie D alla B, è stato capace di portare 150 mila spettatori al Barbera nelle 4 partite di playoff, ha riacceso un formidabile entusiasmo nella tifoseria che non vede l'ora di vivere la nuova avventura con lo sceicco di Abu Dhabi, immaginandone le ambizioni e ventilandone massicci investimenti nella squadra, nella società e nelle sue strutture.

Gardini decisivo

Un ruolo di fondamentale importanza nel passaggio di proprietà ha rivestito Giovanni Gardini, 58 anni, padovano, manager di lungo corso, avendo ricoperto diversi incarichi nel Padova, nel Treviso, nella Lazio, nel Livorno, nel Verona e nell'Inter. E' con Gardini che Mirri ha avuto l'incontro decisivo, foriero della nuova era palermitana. Il bello, per i rosanero, deve ancora venire.


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