Palermo, la promessa di Segre: "Con la Spal segno io"

A 3 turni dal termine della stagione regolare un punto separa i rosanero dai playoff. Il centrocampista carica
Palermo, la promessa di Segre: "Con la Spal segno io"© LAPRESSE
Paolo Vannini
5 min
 Jacopo Segre, Palermo, in crescita fino a metà girone di ritorno, poi una vittoria in 12 gare. Cosa manca? 

 «Difficile dirlo, il calcio a volte non può essere programmato; noi crediamo di essere un gruppo forte che lavora per regalare vittorie ed emozioni a noi e alla città che le merita. Ma di mezzo ci sono avversari di valore. Bisogna stare uniti». 
 
Cosa risponde a chi sostiene che il Palermo nelle ultime settimane ha un po' tirato i remi in barca soddisfatto della salvezza, per altro non ancora raggiunta? 

«Nessuno si è rilassato, è brutto sentirlo dire. Diamo sempre tutto. Mancano 3 gare, può succedere di tutto e noi vogliamo regalare magie alla nostra gente». 
 
Altra occasione con la Spal. 

«Basta poco per ritrovarci in alto, gara importantissima. Ci crediamo ancora, non abbiamo perso la fiducia. Noi in difficoltà contro le pericolanti? Arrivati a fine stagione, è normale che le squadre che si devono salvare moltiplichino le attenzioni e si difendano alla morte. Il Palermo dovrà stare attento, evitare le insidie e sfruttare gli episodi. Dobbiamo essere più cinici. È il nostto limite ora». 

Avete smesso di vincere dopo aver cambiato lo spartito tattico per essere più propositivi. 

«Non credo sia questo il motivo, capitano annate in cui si cambia il modo di giocare ma noi siamo sempre stati consapevoli che potevamo fare bene». 
 
Segre l'uomo degli inserimenti che hanno fruttato 3 reti. Poi anche lei ha avuto una flessione: zero gol nel girone di ritorno. 

«Nel vecchio modulo mi ritrovavo più spesso in situazioni offensive, ora dò più equilibrio e quantità, ma lotto fino alla fine e so che ci sono alti e bassi. Non smetterò di provarci, magari farò il gol che ci porta ai play off». 

Comunque vada, il progetto per l'anno prossimo è di lottare per la promozione. E Segre, 26 anni, dovrebbe essere uno dei perni.

«La premessa è stare concentrati sul presente per raggiungere l'obiettivo che ci siamo dati. Poi si vedrà. Certo, indossare questi colori è un onore, ho altri 2 anni di contratto e spero di far parte di una squadra che possa portare il club dove merita».

L'anno scorso lei col Perugia riuscì nel finale ad acciuffare l’8º posto, con 2 vittorie in casa sulle ultime 3 gare: calendario simile a quello del Palermo di oggi.

«Vero, e sarebbe un sogno ripetermi. Si può fare, ma guardiamo una partita alla volta senza fare tabelle. Intanto vinciamone una, poi servirà tanta applicazione».

Il Barbera vi è sempre stato vicino e lo sarà anche sabato. Giocare in uno stadio con oltre 20.000 spettatori dà una carica speciale o in certi momenti vi fa avvertite la responsabilità?

«Tutte e due le cose, ma la prima è più decisiva. Palermo è una piazza incredibile, io sono al primo anno qui ma ho sentito subito l'importanza della città che vive il calcio in una maniera che mi piace anche fuori dal campo. Il Barbera ti regala grandi emozioni, può essere il 12° uomo. Tocca a noi portarlo dalla nostra parte con qualche giocata che accenda l'entusiasmo e mettendo il massimo di quanto possiamo. La squadra ci crede, fino all'ultimo ci batteremo per conquistare un posto nei play off».


© RIPRODUZIONE RISERVATA