Buffon: "Mi sento ancora forte. Ecco perché dissi sì al Psg"

Il portiere del Parma si racconta tra aneddoti del passato e progetti per il futuro: "Mi vedo ct, magari anche in Australia"
Buffon: "Mi sento ancora forte. Ecco perché dissi sì al Psg"
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ROMA - Gigi Buffon, attuale portiere del Parma, si è raccontato in una lunga intervista a BeInSports. L'estremo difensore ha anche affrontato il tema del suo futuro nel mondo del calcio dopo quella che potrebbe essere la sua ultima stagione da giocatore: "Fare il ct è qualcosa che mi piacerebbe, più di fare l’allenatore. Anche in giro per il mondo, magari in Australia". Riguardo al suo presente, invece, Buffon ha sottolineato di essere ancora molto motivato: "Gioco perché mi sento molto bene, mi sento ancora un portiere forte e penso di essere ancora molto utile ai compagni. Per questo ho scelto di tornare a Parma, sapevo di portare valori ed emozioni e so che riesco a rendere al meglio. Parma era la soluzione migliore per continuare a rendere ad alto livello".

Buffon tra presente e futuro

E pensare che tre anni fa ha rischiato di dare l'addio: “Un giorno di tre anni fa a fine marzo a Torino mi chiedono: hai deciso di smettere? Dico di sì, è giusto così. Per scherzare aggiungo, se mi chiamano Psg, Real Madrid o Barcellona magari lo prendo in considerazione e dopo 20 giorni mi chiama il Psg e ho detto sì. Mi affascinava una squadra con tanta potenzialità in Champions League e questo era uno stimolo importante, in più potevo fare un’esperienza fuori dall’Italia e potevo continuare a giocare a livelli altissimi“. Viene affrontato anche il tema di quel Real Madrid-Juve al Bernabeu: "Mi ricordo molto bene quella serata. C’è stato il momento in cui sono stato più fiero di essere capitano della mia squadra. Quando ci ripenso mi commuovo, perché solo un gruppo forte con coraggio e spirito da guerrieri può pensare di fare la rimonta. Quando siamo andati a Madrid avevamo la forza per ribaltarla. Una sensazione di benessere che non ho provato altre volte".


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