PESCARA - Da scommessa del Pescara, a primo attaccante. È il danesino Jens Odgaard l’uomo della provvidenza. Al “Tombolato” il 21enne ex Lugano è stato autore di una doppietta anche se il primo gol, sembrato ai più regolare, gli è stato annullato. Ma la prova tutta sostanza del biondo bomber, che a Frosinone e in casa con il Lecce era arrivato ad un passo dal gol, permette ai biancazzurri di tornare a sperare nella salvezza. A causa dei problemi fisici di Ceter e di una condizione non ancora ottimale di Giannetti (reduce da un fastidioso contrattempo fisico), il vichingo nativo di Hillerod, è oggi in copertina dopo anche qualche critica subita nelle sue prime apparizioni.
Difesa registrata: con Grassadonia un solo gol preso in 3 partite
Si vede un po’ di luce in fondo al tunnel anche se la strada resta ancora in salita. Ma la vittoria ottenuta in terra veneta con la squadra di Venturato (battuta anche nella gara di andata all’Adriatico), complici anche gli altri risultati favorevoli, ha portato gli abruzzesi a -4 dalla zona play out. Si inizia a vedere la mano di Grassadonia, terzo tecnico in stagione sulla panchina degli adriatici. In tre gare giocate con il trainer salernitano, il Pescara ha subito infatti una sola rete al passivo, uscendo indenne dallo “Stirpe” e dal campo del Cittadella. La squadra proposta dal l’allenatore salernitano è più compatta. Meno fronzoli, più sostanza e concretezza. Quella che era fino a qualche settimana fa una difesa imbarazzante, è oggi molto più granitica, grazie anche al recupero di un giocatore fondamentale come Mirko Drudi.
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