Effetto Grosso: Sassuolo insaziabile

La gioia dell’Ad Carnevali che dopo l'immediato ritorno in A sottolinea l’importanza del tecnico, capace di esaltare le ambizioni della società: cos'ha detto
Massimo Boccucci

Hanno ripreso a sognare al dolce risveglio per l’immediato ritorno in Serie A e a lavorare perché Sassuolo è un simbolo della sana provincia emiliana, nella provincia di Modena e al confine con quella di Reggio, dove si stima che l'80% delle piastrelle italiane siano prodotte in quel distretto e che circa i tre-quarti della produzione sono destinati al mercato estero, con un fatturato di oltre 4 miliardi di euro.

Sassuolo, l'impronta della famiglia Squinzi

Sassuolo è ricca e felice coi vessilli neroverdi che sventolano, i suoi 41.328 residenti al 31 dicembre scorso e l’impronta della famiglia Squinzi, con Marco e Veronica eredi dell'indimenticabile patron Giorgio che ha costruito un gioiello capace di stare 11 stagioni consecutive in A e di riprendersela dopo una stagione. Dalle 19,12 di domenica, al fischio finale di Mantova-Spezia, è tutta una festa. «Premiato un lavoro di squadra serio e intenso - ha detto ieri Veronica Squinzi, vicepresidente del club e Amministratore delegato di Mapei -, portato avanti da tutti con impegno e determinazione. Ringraziamo tutta la famiglia Sassuolo, siamo pronti ad affrontare nuove sfide sportive».

Dopo il ritorno in A diversi record nel mirino di Grosso

L’Ad Giovanni Carnevali e l’allenatore Fabio Grosso hanno buonissimi motivi per chiedere alla squadra di tirare ancora la volata, visto che ci sono dei record da battere. Come il maggior numero di reti segnate nella B a 20 squadre. Appartiene al Milan di Ilario Castagner - stagione 1982-1983 - che al ritorno in A abbinò 77 reti. C’è pure il tetto di 86 punti stabilito in categoria dal Benevento di Pippo Inzaghi, che nel 2019-2020 ottenne anche 26 vittorie (come l’Ascoli nel 1977-1978) con gli emiliani attualmente a quota 75 in classifica e 23 successi. Gli emiliani proveranno a fare il massimo contro Frosinone, Cesena, Carrarese, Cremonese e Catanzaro.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Carnevali perno del progetto per il futuro

L’anima del Sassuolo vincente è Carnevali, l’uomo di fiducia della famiglia Squinzi e il perno del progetto che porterà avanti. «Che gioia essere tornati in A», ha detto ieri a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, con la dedica al patron e alla moglie Adriana, primi tifosi da Lassù. «Il nostro ritorno parte da Grosso e dalla scelta di puntare su di lui. Con Grosso e il ds Francesco Palmieri, promosso dopo 9 anni nel settore giovanile, siamo ripartiti tutti insieme e ora andremo avanti con le esperienze condivise. Abbiamo costruito un percorso e questo lavoro ci ha dato ragione».

Berardi giocatore simbolo del Sassuolo

Il giocatore simbolo è sempre Mimmo Berardi, tornato in campo il 5 ottobre dopo il lungo infortunio al tendine d’Achille. Può sognare di nuovo la maglia azzurra, portandosi dietro per ora 6 gol e 12 assist in 25 presenze per 1.979’ giocati. «Ha dimostrato cosa vuol dire essere un campione - ha detto Carnevali di lui -, dallo stop forzato a quello che ha portato nel gruppo e della società». Un pensiero anche per due top player stranieri: «Laurienté si è dimostrato un calciatore importante, non solo per i gol. Ce l'hanno chiesto ma non siamo caduti in tentazione, come per Thorstvedt che ora ci è mancato».


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Hanno ripreso a sognare al dolce risveglio per l’immediato ritorno in Serie A e a lavorare perché Sassuolo è un simbolo della sana provincia emiliana, nella provincia di Modena e al confine con quella di Reggio, dove si stima che l'80% delle piastrelle italiane siano prodotte in quel distretto e che circa i tre-quarti della produzione sono destinati al mercato estero, con un fatturato di oltre 4 miliardi di euro.

Sassuolo, l'impronta della famiglia Squinzi

Sassuolo è ricca e felice coi vessilli neroverdi che sventolano, i suoi 41.328 residenti al 31 dicembre scorso e l’impronta della famiglia Squinzi, con Marco e Veronica eredi dell'indimenticabile patron Giorgio che ha costruito un gioiello capace di stare 11 stagioni consecutive in A e di riprendersela dopo una stagione. Dalle 19,12 di domenica, al fischio finale di Mantova-Spezia, è tutta una festa. «Premiato un lavoro di squadra serio e intenso - ha detto ieri Veronica Squinzi, vicepresidente del club e Amministratore delegato di Mapei -, portato avanti da tutti con impegno e determinazione. Ringraziamo tutta la famiglia Sassuolo, siamo pronti ad affrontare nuove sfide sportive».

Dopo il ritorno in A diversi record nel mirino di Grosso

L’Ad Giovanni Carnevali e l’allenatore Fabio Grosso hanno buonissimi motivi per chiedere alla squadra di tirare ancora la volata, visto che ci sono dei record da battere. Come il maggior numero di reti segnate nella B a 20 squadre. Appartiene al Milan di Ilario Castagner - stagione 1982-1983 - che al ritorno in A abbinò 77 reti. C’è pure il tetto di 86 punti stabilito in categoria dal Benevento di Pippo Inzaghi, che nel 2019-2020 ottenne anche 26 vittorie (come l’Ascoli nel 1977-1978) con gli emiliani attualmente a quota 75 in classifica e 23 successi. Gli emiliani proveranno a fare il massimo contro Frosinone, Cesena, Carrarese, Cremonese e Catanzaro.


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