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ROMA - Inghilterra-Italia viaggio di sola andata, per ricominciare da dove si era fermato. Nuova vita e nuove abitudini. Nuovo calcio, quello che Mirco Antenucci aveva lasciato nel 2014 per volare a Leeds: 80 presenze (45 da titolare) e 19 gol. In estate è tornato in Italia ma la musica non è cambiata: dopo i due gol in Coppa Italia si è sbloccato anche in campionato, il giorno della sua duecentesima presenza in Serie B. Intuizione giusta quella della Spal, che in estate l’ha voluto fortemente. Lui ripaga la fiducia come meglio sa fare, e la settimana scorsa ha segnato il gol vittoria contro la Salernitana: «Per un attaccante come me – spiega nell’intervista sul Corriere dello Sport-Stadio di oggi – è fondamentale segnare, perché dà un contributo per la vittoria della squadra. In città si aspettavano molto da me e io fino adesso non riuscivo a dare il cento per cento, anche se mi sono sempre impegnato in ogni occasione. L’unico problema era il fatto che non riuscissi a sbloccarmi in campionato». Non ci riusciva, c’è riuscito: «Gli attaccanti hanno momenti particolari: alcune volte riescono a fare tutto, altre poco, mi è già capitato in passato. E quand’è così dispiace non riuscire a concretizzare il tanto lavoro che c’è dietro». Il gol di Antenucci contro la Salernitana, tra l’altro, è servito alla Spal per rialzare la testa: «Venivamo da due sconfitte, serviva una vittoria a tutti i costi e l’abbiamo ottenuta giocando bene. I gol nei primi minuti dei tempi? È un limite, dobbiamo lavorarci». Domenica si va a Pisa, altra gara non semplice: «La squadra ha ripreso il carattere di Gattuso: in campo non si vedono i problemi esterni, e in più hanno una grande difesa che subisce poche reti. A noi manca la continuità di risultati, poi anche la Spal potrà dire la sua».