Partipilo esclusivo: "Ternana, farti un bel regalo è il top"

In esclusiva l’uomo decisivo nel derby col Perugia racconta il suo momento sì: "Dicono che sono nella storia del club, è un orgoglio però piedi per terra, bisogna fare di più"
Partipilo esclusivo: "Ternana, farti un bel regalo è il top"© LAPRESSE
Massimo Boccucci
3 min

 Eroico. In fondo, beniamino di Terni già lo era. Adesso va oltre Anthony Partipilo, dopo il gol che ha piegato il Perugia in un derby tirato e cambiato dal rigore parato da Iannarilli fino al colpo decisivo dell'attaccante prima della pausa. Cosa resta di questa vittoria? «Soddisfazione e felicità. Sognavo una giornata così, è stata bellissima. Ho dato una gioia alla città e a questi nostri fantastici tifosi. Mi ha fatto piacere riuscire a lasciare un segno».

Lo sa che un derby vale un posto nella storia? 
«Sì, me lo stanno dicendo in tanti. Sono contento di essere entrato nella storia e spero di farlo sempre più in questo club». 
 
Il complimento più bello? 
«Ricevo un sacco di telefonate, mi fermano in tanti. Tutti hanno avuto parole di considerazione e mi hanno incoraggiato. Mio figlio Vito, di 6 anni, mi ha detto bravo papà. E io mi sono sciolto...». 

Vale più per i punti o l'autostima? 
«Per entrambi, conta perché abbiamo dato continuità ai risultati dunque vuol dire tanto. Significa che stiamo lavorando bene, pur se non abbiamo fatto ancora nulla. Fa anche morale poiché aumenta la consapevolezza nei propri mezzi». 
 
La sosta vi fa godere meglio questo successo? 
«Da una parte sì, potendo vivere la pausa con maggiore serenità. Ma non ci deve gasare più di tanto, non montiamoci la testa». 
 
Siete stati più bravi del Perugia? 
«Lo siamo stati per aver sfruttato gli episodi e messo la cazzimma giusta per non correre rischi e portare a casa il risultato. Siamo stati concentrati senza concedere nulla per creare le condizioni di sfruttare le poche occasioni». 

Qual è stata la chiave? 
«Il rigore parato da "Ianna" è stata la scintilla che ci ha fatto prendere adrenalina, convinti che il gol prima o poi sarebbe arrivato. Siamo stati in partita interpretando bene ogni fase». 
 
Bandecchi cos'ha detto? 
«Il presidente era contento per il risultato e l'atmosfera al Liberati, ma non c'è esaltazione. Lui la pensa come noi sul fatto di essere sempre umili e di continuare a lavorare perché di grande non abbiamo fatto ancora nulla. C'è troppa strada davanti». 
 
La classifica s'è fatta intrigante? 
«Io non la guardo, è troppo presto. Più avanti lo farò, alla fine del girone di andata si potrà fare un primo bilancio. Non avrebbe senso fare i calcoli in questa fase della stagione dove ci si deve assestare, l'importante è trovare gli equilibri giusti con la continuità di rendimento e di risultati». 
 
Ternana da Serie A? 
«Dobbiamo restare con i piedi per terra, pensando a gestire partita per partita. Un pensierino potremmo farlo guardando la posizione dopo il giro di boa e anche oltre. Sognare però non è vietato». 
 
Lei arriverà in A? 
«Non lo so, io continuo a lavorare come ho sempre fatto e non mi preoccupo di altro. Spero di andarci con la Ternana e sarei al settimo cielo». 


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