Turris, lettera aperta dei tifosi alla Lega Pro: "Vi salutiamo nella maniera più becera e vergognosa"

In attesa dell'udienza del prossimo 28 gennaio, la tifoseria corallina ha deciso di scrivere al presidente Matteo Marani
Turris, lettera aperta dei tifosi alla Lega Pro: "Vi salutiamo nella maniera più becera e vergognosa"© FOTO MOSCA
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A pochi giorni dall'udienza del 28 gennaio, in programma presso il Tribunale Federale Nazionale, prosegue il calvario della Turris. "Una via Crucis che sembra non avere fine", come scrivono i tifosi corallini nella lettera indirizzata alla Lega Pro e al presidente Matteo Marani, senza dimenticare le tifoserie e le società che hanno manifestato vicinanza nei confronti della comunità di Torre del Greco. Supporters biancorossi che, stasera, non assisteranno dagli spalti del "Liguori" al derby con la Casertana, che si appresta a chiudere la quarta giornata del girone di ritorno di Serie C.

La lettera dei tifosi della Turris a Matteo Marani

Qui di seguito la versione integrale della lettera scritta dai tifosi della Turris al presidente della Lega Pro, Matteo Marani, e a società e tifoserie del girone C, la cui classifica è stata fortemente condizionata dalle difficili situazioni dei corallini e del Taranto di Massimo Giove:

"Parlare di amarezza rende l’idea della nostra condizione attuale soltanto in parte.

Prendere coscienza che, a causa di scelte scellerate, pressapochismo, ignoranza calcistica, interessi personali, di vecchi e nuovi dirigenti, la partecipazione della nostra amata SS TURRIS CALCIO, nell'anno dell'80mo anniversario della fondazione, sia macchiata in modo indelebile da fatti che hanno costretto gli organi preposti a prendere decisioni con motivazioni che in altre sedi avrebbero avuto conseguenze ben più gravi.

80 anni di solitudine e senza alcuna celebrazione festosa. Qualcosa che addolora e mortifica una intera comunità.

Nauseati noi tifosi, per essere stati raggirati da una "Società" creata ad arte e da nostri concittadini (cosa ben più grave) che ci stanno trascinando in un buco nero senza scampo in cui porteremo i rimpianti e le recriminazioni per l’abbandono della dimensione professionistica che in passato abbiamo abitato in maniera stabile e con grande senso di responsabilità, oltreché orgoglio.

Purtroppo ci apprestiamo a salutarvi nella maniera più becera e vergognosa. Un sequenza di figuracce che ancora proseguono, e che si perpetuano, senza che nessuno intervenga, per porre fine a quello che è diventato un autentico supplizio, una via Crucis che sembra non avere fine.

Ci apprestiamo a salutare questa categoria non nella maniera che sarebbe stata più giusta e che avremmo voluto, cioè sul campo, ma affossati da una montagna di letame e debiti che sembra non finire mai. Le persone che vi/ci hanno tradito, preso in giro e finanche denigrato (tifosi in primis), non ci rappresentano, non rappresentano la Turris (anche se di loro proprietà), né conoscono la sua gloriosa storia.

Una maglia amata più di quanto abbia poi realmente vinto, ma questa è l’essenza del calcio.

Perché la Turris è vero amore per la nostra città.

Speriamo che al termine di questa stagione chi si è macchiato di tante nefandezze abbandoni la gestione della società e si dia ad altro.

Alle tifoserie che ci hanno espresso solidarietà, in vari modi, non resta altro rivolgere i nostri ringraziamenti.

Ci rivedremo, questo è certo, magari non nell'immediato, perché ci vorrà del tempo per spalare tutto questo letame.

Magari ripartiremo da nuove strutture sportive, con volti nuovi, grazie a nuovi cercatori di bellezza e di orizzonti nuovi, che facciano principalmente della dignità, il loro credo.

Perché questo è un arrivederci, perché noi torneremo a scorrere.

Tifosi della Turris".


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