May, 24 gol e la Coppa alzata con il St. Johnstone

E’ un attaccante, ha ventuno anni e ha vinto la Coppa di Scozia con il St. Johnstone, al suo primo trionfo dopo 130 anni di storia: il piccolo club di Perth ha battuto per 2-0 in finale il Dundee United. E’ titolare nella nazionale scozzese Under 21 del ct Billy Stark.
Stefano Chioffi
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ROMA - Allenato da un ex portiere (Tommy Wright) e fondato nel 1884 da un gruppo di appassionati di cricket, il St. Johnstone ha vinto per la prima volta la Coppa di Scozia dopo centotrenta anni di storia. Gioca in uno stadio da 10.600 posti, il McDiarmid Park. Ha una rosa di ventotto calciatori, ventisette dei quali nati in Gran Bretagna più un olandese, Nigel Hasselbaink, ala destra. La squadra ha un valore complessivo di dieci milioni di euro, la metà dell’ingaggio di Leo Messi. Il St. Johnstone è l’altra faccia del calcio dei ricchi. Domenica scorsa, al Celtic Park di Glasgow, ha battuto in finale il Dundee United per 2-0 con i gol del difensore Steven Anderson (colpo di testa) e del centravanti Steve MacLean, che ha approfittato in scivolata di un’ingenuità del portiere polacco Radoslaw Cierwniak. In semifinale, il St. Johnstone aveva eliminato con una doppietta del baby Steven May l’Aberdeen, che si era assicurato in precedenza la Coppa di Lega superando l’Inverness ai calci di rigori.


IL RISCATTO - Tornato nella Scottish Premier League (la serie A scozzese) nel 2009 dopo sette anni di assenza, il piccolo club di Perth ha conquistato uno dei tre titoli stagionali, trovando un posto nell’albo d’oro come l’Aberdeen e il Celtic, che ha centrato il terzo campionato consecutivo e ora cerca un nuovo allenatore dopo il divorzio da Neil Lennon. Uno scenario in cui mancano ancora i Rangers Glasgow, retrocessi in serie D nel 2012 per problemi di bilancio e saliti adesso in B grazie alla seconda promozione di fila. Il St. Johnstone si è qualificato per il preliminare della nuova Coppa Uefa e parteciperà per la quinta volta a una coppa europea: il debutto risale al 1971 e in quella stagione gli scozzesi si fermarono al terzo turno contro lo Zeljeznicar dopo aver eliminato Amburgo e Vasas.


LA FESTA - Perth sembra una cartolina: laghi, brughiere, vallate, il fiume Tyne. E ha accolto con una festa speciale la squadra di calcio allenata da Tommy Wright, cinquant’anni, nordirlandese, nato a Belfast come il mitico George Best, simbolo del Manchester United. Fedele al suo 4-4-2, Wright ha costruito con pochi soldi un organico che ha trovato subito equilibrio tattico e buoni risultati. Il tecnico e i giocatori hanno attraversato le strade di Perth con un pullman scoperto, alzando la Coppa di Scozia e sventolando le bandiere biancoblù. Tommy Wright è stato il portiere del Newcastle e del Manchester City, nel 2001 ha terminato la carriera nel Bolton. Il St. Johnstone è stato la sorpresa dell’anno e si è tolto qualche soddisfazione anche in campionato: sesto posto, 53 punti in 38 giornate, +6 come differenza reti.


IL MERCATO - La prima mossa dei dirigenti è stata quella di bloccare il tecnico Wright, che ha un contratto fino al 2015 e proseguirà l’avventura in panchina: era arrivato a Perth un anno fa dopo aver guidato il Lisburn Distillery, con il quale aveva conquistato nel 2011 una “Irish League Cup”. Ma il St. Johnstone sta provando a tenere anche le pedine più importanti, a cominciare da Steven May, attaccante, ventuno anni, nazionale Under 21 della Scozia (guidata da Billy Stark), venti gol e otto assist in trentotto partite in Premiership, quattro reti in cinque gare in Coppa. Piace al Celtic e all'Aston Villa. Svelto in area di rigore, furbo, elegante, destro naturale. E’ rientrato al Saint Johnstone nella scorsa estate, dopo aver realizzato venticinque gol in prestito con la maglia dell’Hamilton Academy e aver vinto il titolo di capocannoniere della serie B scozzese. E’ una punta centrale, molto forte in contropiede: May è alto un metro e 78, è nato a Newburgh il 2 novembre del 1992 e ha già dato la disponibilità a prolungare il contratto, in scadenza nel 2015. In Premiership ha segnato una doppietta al Kilmarnock più due triplette al Dundee United e all’Heart of Midlothian, sbloccandosi anche in Europa League contro il Rosenborg. In questa stagione, tra campionato e Coppa di Scozia, May ha firmato in totale 24 gol. E’ cresciuto nel vivaio del St. Johnstone e nel 2012 aveva trascinato in serie B l’Alloa Athletic.


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