Sterling, una storia nel segno di Benitez

Ha diciannove anni, è un attaccante esterno, ha un contratto con il Liverpool fino al 2018 ed è stato scoperto nel febbraio del 2010 dall'attuale tecnico del Napoli: fu lo spagnolo a notarlo nel settore giovanile del Queens Park Rangers e a farlo acquistare dai Reds. Sterling può essere la sorpresa dell'Inghilterra, che il 14 giugno debutterà al Mondiale in Brasile proprio contro l'Italia.
Stefano Chioffi
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ROMA - Sul charter della nazionale inglese, che sabato notte decollerà da Miami per raggiungere il Brasile, saliranno cinque giocatori del Liverpool, il club più rappresentato nella lista dei 23 del commissario tecnico Roy Hodgson. Il paradosso è che il Liverpool di Brendan Rodgers ha espresso il calcio più bello nell’ultima stagione in Premier League, ma è rimasto alla fine con le tasche vuote: si è smarrito allo sprint, perdendo ad Anfield Road contro il Chelsea e pareggiando sul campo del Crystal Palace. Un crollo a pochi metri dal traguardo: è dal 1990, con Kenny Dalglish in panchina, che i Reds non vincono il titolo.

 

LE SCELTE - Hodgson ha puntato con decisione su cinque tasselli del Liverpool per provare ad accendere le ambizioni dell’Inghilterra in Brasile: l’unico trionfo risale al 1966, quando il Mondiale fu organizzato in casa della Regina, mentre l’ultimo lampo è il quarto posto del 1990 in Italia con Paul Gascoigne. C’è il marchio di garanzia del Liverpool su questa nazionale inglese che debutterà a Manaus il 14 giugno (alle ore 24 italiane) proprio contro gli azzurri di Prandelli. Il terzino destro è Glen Johnson (1984), la mezzala è Steven Gerrard (1980), il mediano è Jordan Henderson (1990), pressing e raddoppi di marcatura, ma lo show potrebbero garantirlo l’ala Raheem Sterling (1994) e Daniel Sturridge (1989), ventidue gol e nove assist nello scorso campionato, apparso in queste amichevoli come il più in forma tra gli attaccanti di Hodgson.

 

LA SVOLTA - Quella di Sterling è una storia nel segno di Rafa Benitez: fu il tecnico spagnolo a firmare il suo acquisto. E’ un’ala destra, ha diciannove anni, è nato in Giamaica, a Kingston, ma è cresciuto con la mamma a Londra. Nel febbraio del 2010, quando frequentava l’accademia del Queens Park Rangers, Sterling fu segnalato a Benitez. Un provino e l’ingresso nel vivaio del Liverpool: subito un assegno di ottocentomila sterline e più avanti un altro bonifico di quattro milioni e duecentomila sterline, dopo la scalata di Sterling in prima squadra. Un cartellino che adesso vale almeno venti milioni di euro, ma che a Liverpool hanno infilato in cassaforte fino al 2018, perché Rodgers ha solo un obiettivo: lanciare un nuovo assalto alla Premier League. E lui, Sterling, cambi di marcia e scatto da sprinter, finte e dribbling, è considerato uno dei pilastri dei Reds. Nove gol, sette assist in trentatré presenze nell’ultimo campionato. Rodgers l’ha promosso titolare all’inizio di dicembre, dalla gara persa (1-3) sul campo dell’Hull City. Sterling è ambidestro e prende spesso il sopravvento con le sue accelerazioni, abbinate a una classe purissima. Può lasciare un’impronta nella nazionale inglese, proprio per la sua eleganza e per la sua freschezza atletica. 

 

LA DOPPIETTA - Rapidità e furbizia, inventa il passaggio decisivo, ma s’infila anche in area di rigore e arriva al tiro con grande facilità. La fiducia di Rodgers lo ha aiutato a completarsi e a imporsi anche nelle valutazioni del ct Hodgson. Sterling ha vissuto la sua partita speciale contro l’Arsenal, in occasione della gara di ritorno, vinta dal Liverpool per 5-1 ad Anfield Road. Una doppietta da applausi: il primo gol su assist di Luis Suarez e il secondo su assist dell’ex interista Coutinho.Sterling è un assegno in bianco che Benitez ha lasciato nelle mani dei dirigenti del Liverpool. E’ alto un metro e 70, può giocare da esterno destro o sinistro, il 4-2-3-1 è il modulo ideale per le sue caratteristiche. Non è il più piccolo del gruppo, comunque, visto che Hodgson ha deciso di portare in Brasile anche Luke Shaw, diciotto anni, laterale mancino del Southampton, dove aveva cominciato a farsi notare il gallese Gareth Bale, diventato adesso uno dei fenomeni del Real Madrid.


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