Sergio Araujo, l’argentino nei piani del Palermo

E’ un attaccante, ha 23 anni e ha regalato la promozione nella Liga al Las Palmas, segnando ventisei gol. E’ cresciuto nel Boca Juniors e ha giocato anche nel Barcellona B. Ha un contratto fino al 2020. Può diventare l’erede di Dybala a Palermo.
Sergio Araujo, l’argentino nei piani del Palermo
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Ha regalato la promozione al Las Palmas, che aspettava di tornare in Liga da tredici anni: Sergio Araujo, passaporto argentino, ventisei gol in “Segunda Division”, uscito dalla scuola del Boca Juniors e chiamato dai suoi tifosi “el chino” (il cinese) per gli occhi a mandorla, oltre 46.000 follower su twitter e una passione per i tatuaggi, è diventato uno degli obiettivi del Palermo. Zamparini non lavora soltanto su Jonathan Calleri del Boca, ma sta provando a portare in Italia anche Sergio Araujo, classe 1992, ventitré anni, che aveva lasciato Buenos Aires nel 2012 per trasferirsi al Barcellona B con la formula del prestito. E’ un centravanti e intorno al suo cartellino si è acceso l’interesse del Palermo, alla ricerca di un nuovo talento che possa raccogliere la pesante eredità lasciata da Paulo Dybala. 

IL DIRITTO DI RISCATTO - Sergio Araujo è arrivato nella scorsa estate al La Palmas, che ha appena esercitato il diritto di riscatto, versando un milione e mezzo di euro nelle casse del Boca Juniors. E’ una punta veloce, in possesso di una tecnica purissima: si piazza spesso sul filo del fuorigioco, è svelto in area di rigore, è alto un metro e 80, è bravo in contropiede e inventa spesso anche l’assist giusto. Nel giro di pochi mesi, i tifosi del Las Palmas si sono innamorati di questo argentino, che ha lasciato il Boca Juniors per provare a imporsi in Europa. 

IL SOGNO BLAUGRANA - A Barcellona si è fermato un anno, fino al 2013: trentaquattro presenze, sette gol e quattro assist nella squadra B, allenata da Eusebio. Ha giocato in blaugrana anche con Rafinha (promosso da Luis Enrique nel giro del gruppo dei big), Deulofeu, Muniesa e Patric (appena passato alla Lazio). Poi è tornato in Argentina e il Boca Juniors lo ha mandato a giocare nel Tigre, dove “el chino” ha segnato quattro gol in campionato. Il Las Palmas lo ha riportato in Spagna e Sergio Araujo è stato il protagonista della promozione, diventando l’idolo della gente allo stadio “Gran Canaria”, trentunomila posti. 

IL 4-2-1-3 - E’ nato subito un feeling speciale tra l’argentino e il tecnico Paco Herrera, che lo ha utilizzato come prima punta nel 4-2-1-3. A Sergio Araujo, tifoso del Boca Juniors ed ex nazionale Under 20, è stata consegnata la maglia numero dieci. Ha realizzato ventiquattro gol nella fase regolare, in trentanove partite: una stagione d’oro, contrassegnata anche da una tripletta al Barcellona B e da tre doppiette al Recreativo Huelva, al Saragozza e al Ponferradina. L’ex pibe del Boca è stato decisivo anche nei play-off: ha colpito in semifinale contro il Valladolid e in finale contro il Saragozza. Altre due perle che gli hanno permesso di chiudere la stagione a quota ventisei reti.

L’AFFARE - Il Las Palmas ha speso un milione e mezzo di euro per acquistarlo a titolo definitivo e ora ne chiede dieci per lasciarlo andare via. Gli ha fatto firmare un contratto fino al 2020. Il tecnico Paco Herrera, che in passato aveva collaborato con Rafa Benitez nel Liverpool, spinge per trattenerlo in maglia gialloblù, ma il Palermo insiste e vuole regalarlo a Iachini. Il braccio di ferro continua.


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