Casteels, parata spettacolare in Supercoppa di Germania

Ha ventitré anni, è belga, è cresciuto nel Genk (insieme con De Bruyne) ed è la nuova scoperta del Wolfsburg: è stato decisivo nella sfida vinta ai rigori contro il Bayern Monaco.
Casteels, parata spettacolare in Supercoppa di Germania
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - I segreti della sua parata spettacolare? L’istinto, l’agilità, i riflessi speciali, forse anche un po' di fantasia: si è tuffato verso l’angolo destro e quando ha visto che Xabi Alonso lo aveva spiazzato tirando il rigore al centro, Koen Casteels ha trovato il lampo giusto ed è riuscito in acrobazia a respingere il pallone. Come? Alzando il piede sinistro. Una prodezza che ha fatto presto il giro del web e ha trasformato la Supercoppa di Germania nell’incubo di Pep Guardiola, sconfitto per la terza volta in tre anni da allenatore del Bayern Monaco. Casteels è il portiere belga che ha sfilato il trofeo al tecnico spagnolo e all’ex juventino Arturo Vidal, battezzando nel modo più bello la stagione del Wolfsburg, finanziato dalla Volkswagen. Una sfida terminata ai rigori (6-5), proprio quando Guardiola era convinto di averla in pugno. Gol di Robben, poi il graffio dell’ex juventino Bendtner a un minuto dalla fine, in attesa dei dieci tiri dal dischetto e della magia di Casteels, ventitré anni, pronto a rinnovare la recente e brillante tradizione dei portieri di scuola belga.

IL BELGIO - Fa già parte della nazionale di Marc Wilmots, dove il titolare è Thibaut Courtois (1992), che Mourinho ha preferito nel Chelsea a Petr Cech, e la prima riserva è Simon Mignolet, che gioca nel Liverpool. E Casteels? Si sta facendo largo nel Wolfsburg, che lo ha appena riportato a casa dopo averlo prestato al Werder Brema e dove il tecnico Dieter Hecking lo sta utilizzando al posto dello svizzero Diego Benaglio, che ha un infortunio alla schiena. Anche in passato, in alcuni periodi, il Belgio ha avuto portieri di valore come Jean-Marie Pfaff, medaglia d’argento agli Europei del 1980 in Italia, e Michel Preud’homme, che ha vinto una Coppa delle Coppe e una Supecoppa europea con il Malines. 

IL PROTAGONISTA - Casteels è un gigante di un metro e 97: per struttura fisica e caratteristiche ricorda un po’ Courtois. E nei piani del Wolfsburg, che ha vinto la Supercoppa di Germania per la prima volta nella sua storia, potrebbe regalare presto una ricca plusvalenza, proprio come l’altro belga Kevin De Bruyne, lasciato andare via dal Chelsea e salito in cattedra in Bundesliga. Casteels è cresciuto nel vivaio del Genk insieme con De Bruyne. 

LA STORIA - E’ sbarcato in Germania nell’estate del 2011 e a scoprirlo è stato l’Hoffenheim, che spese ottocentomila euro per il portiere, all’epoca diciannovenne. Il Wolfsburg lo ha acquistato durante l’ultimo mercato di gennaio per un milione e mezzo di euro e lo ha prestato subito per sei mesi al Werder Brema. Casteels ha fatto parte di tutte le selezioni giovanili del Belgio e ha firmato un contratto fino al 2018 con il Wolfsburg. Ha esordito in Bundesliga il 10 agosto del 2013 con la maglia dell’Hoffenheim, in occasione della gara pareggiata in casa (2-2) con il Norimberga. Il tecnico era Markus Gisdol. In totale, tra coppe e campionato, ha giocato cinquantuno partite con l’Hoffenheim, il Werder Brema e il Wolfsburg, dove ha debuttato in Supercoppa di fronte al Bayern e al campione del mondo Manuel Neuer.


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