Nieuwkoop, il Feyenoord vola con un terzino baby

E’ olandese, gioca sulla fascia destra, ha diciannove anni ed è diventato titolare nella squadra di Rotterdam, allenata da Van Bronckhorst e seconda in classifica con 25 punti.
Nieuwkoop, il Feyenoord vola con un terzino baby
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - In panchina c’era Leo Beenhakker, che adesso ha 73 anni ma non è ancora andato in pensione, perché la sua passione per il pallone lo ha spinto a fare il consulente tecnico di Trinidad e Tobago. Beenhakker appartiene alla scuola aristocratica di Rinus Michels, l’inventore del calcio totale, ed è stato l’ultimo allenatore a regalare lo “scudetto” al Feyenoord. Era il 1999, un campionato dominato, primo posto con 80 punti, quindici di vantaggio sul Psv Eindhoven di Ruud Van Nistelrooy e ventitré sull’Ajax dei gemelli Frank e Ronald De Boer.

CRUZ E TOMASSON - Era un Feyenoord, quello pilotato da Beenhakker, che funzionava come un computer: 4-3-3, schemi brillanti, due attaccanti stranieri (l’argentino Julio Cruz, in seguito all’Inter, e il danese Jon Dahl Tomasson, più avanti con la maglia del Milan) in grado di realizzare in totale ventotto gol in Eredivisie. Un centrocampista, Jean-Paul Van Gastel, fascia di capitano e carattere da leader, pronto a dettare i tempi della manovra e a incidere anche in area di rigore (dieci reti). Il Feyenoord ha vinto nella sua storia (cominciata nel 1908) quattordici campionati. Dal periodo d’oro di Beenhakker ha vissuto anche periodi complicati. E ora, quest’anno, a sorpresa, è tornato in lotta per il titolo. Merito di un allenatore, Giovanni Van Bronckhorst, ex terzino dell’Arsenal e del Barcellona, che ha iniziato la sua carriera di allenatore a Rotterdam, in casa del Feyenoord, dove era già partita la sua avventura da calciatore.

L’ALLENATORE - Giovane e ambizioso, Van Bronckorst ha quarant’anni, alterna il 4-3-3 al 4-2-1-3, è secondo in classifica con 25 punti (media di 2,29 a gara) alle spalle dell’Ajax e ha perso solo due volte (1-3 contro il Psv Eindhoven, alla quarta giornata, e ieri per 1-0 sul campo dell’Ado Den Haag). Sta facendo sognare i tifosi del “De Kuip”. Otto vittorie e un pareggio, ventidue gol realizzati e undici subiti. Ha rigenerato Eljero Elia, l’ala destra che non riuscì a inserirsi nella Juventus. Ha un centravanti, Michiel Kramer, classe 1988, arrivato in estate dall’Ado Den Haag, che ha segnato quattro gol e ha trovato un’intesa favolosa con Dirk Kuyt, diventato subito il grande artista di questa squadra. Rafa Benitez aveva allenato Kuyt nel Liverpool e avrebbe voluto portarlo, come ha ricordato anche in una recente intervista, nell’Inter di Moratti. L’attaccante esterno si è svincolato il primo luglio dal Fenerbahce, ha firmato con il Feyenoord un contratto fino al 2016 ed è il capocannoniere della Eredivisie: dieci gol in undici presenze, 990 minuti in campo, altre due perle in Coppa d’Olanda.

LA NOVITA’ - Il Feyenoord sta provando a rovesciare i pronostici. Negli ultimi cinque anni, quattro titoli di fila li ha conquistati l’Ajax di Frank De Boer, mentre l’ultimo è stato vinto dal Psv, che ha venduto però - in estate - i suoi pezzi pregiati, da Memphis Depay (al Manchester United) a Georginio Wijnaldum (al Newcastle). Van Bronckhorst è stato promosso dai dirigenti dopo l’ottimo lavoro svolto con la Primavera del Feyenoord. E proprio dalla squadra baby arriva Bart Nieuwkoop, diciannove anni, terzino destro oppure mediano, una delle nuove promesse del club di Rotterdam, che ha provveduto a fargli firmare subito un contratto fino al 2020. Nieuwkoop è nato a Bergen op Zoom il 7 marzo del 1996, è alto un metro e 81, a livello giovanile ha lavorato anche con il tecnico Patrick Lodewijks, ha esordito in Eredivisie il 4 ottobre contro il De Graafschap e ha regalato un assist a Kuyt nella gara vinta per 3-1 con l’Az Alkmaar. Ha la maglia numero 26, ha giocato tre partite da titolare e fa parte della nazionale olandese Under 20, guidata da Remy Reynierse.


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