Merino, ecco il primo colpo del nuovo Borussia Dortmund

E' un centrocampista spagnolo, ha 19 anni, gioca in "Segunda Division" nell'Osasuna e ha vinto nella scorsa estate l'Europeo Under 19 con la nazionale. Ha firmato con il club tedesco un contratto fino al 2021. E' costato tre milioni e settecentomila euro.
Merino, ecco il primo colpo del nuovo Borussia Dortmund
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Ha firmato il contratto negli uffici del Borussia Dortmund, intorno a una scrivania della sala-riunioni con il direttore sportivo Michael Zorc e l’amministratore delegato Hans-Joachim Watzke, tra tante foto storiche in cornice della società tedesca: dalla Champions League vinta nel 1997 da Ottmar Hitzfeld (in finale con la Juventus) alla Coppa Intercontinentale conquistata nello stesso anno con Nevio Scala in panchina (contro il Cruzeiro), fino ai due titoli in Bundesliga celebrati in tempi più recenti con Jürgen Klopp nel 2011 e nel 2012. Mikel Merino è il primo colpo per la prossima stagione, ha diciannove anni, è spagnolo ed è diventato campione d’Europa nella scorsa estate con la nazionale Under 19. Gioca nell’Osasuna, club di Pamplona, e in base ai voti delle sue pagelle è il centrocampista baby più bravo in “Segunda Division”. E’ costato tre milioni e settecentomila euro e ha sottoscritto un accordo fino al 2021 con il Borussia Dortmund, che si è impegnato a riconoscere all’Osasuna anche una serie di bonus legati al numero delle presenze, ai gol in Bundesliga e a una futura convocazione nella Spagna dei big, pilotata da Vicente Del Bosque. 

L’EUROPEO UNDER 19 - Merino, gestito dai manager della “Bahia Internacional”, è il primo spagnolo nella storia del Borussia Dortmund, che aveva iniziato a studiarlo durante l’Europeo Under 19, organizzato dalla Grecia nello scorso mese di luglio e vinto dalla Spagna, guidata in panchina dal ct Luis de La Fuente, in finale contro la Russia (2-0). Merino è un mediano, ma viene schierato dai suoi allenatori anche nel ruolo di mezzala. E’ mancino, è alto un metro e 88, lavora in copertura e in fase di regia. Forza atletica, resistenza, tackle, visione di gioco. E’ ordinato, spreca pochissimi palloni e ne cattura tanti. Si muove davanti alla difesa. Durante l’Europeo Under 19 era stato uno dei pilastri della Spagna insieme con il centravanti Borja Mayoral (considerato dal Real Madrid il nuovo Alvaro Morata) e il trequartista Marco Asensio, classe 1996, scoperto nel Maiorca e già acquistato a luglio dal Real Madrid, che lo sta facendo crescere nell’Espanyol.

I PARAGONI CON BUSQUETS - Il Borussia Dortmund ha chiuso anticipo la trattativa per evitare il rischio di un’asta. Un affare definito dal direttore sportivo Michael Zorc. Merino è stato già in Germania per sottoporsi alle visite mediche. Lo ha scelto il tecnico Thomas Tuchel, che ha raccolto la pesante eredità di Jürgen Klopp e ha saputo impostare subito un progetto in grado di coinvolgere i tifosi: il Borussia è secondo in campionato e ha ipotecato (con il 2-0 dell’andata sul Porto) la qualificazione agli ottavi di Europa League. Merino ricorda, per struttura fisica e stile di gioca, il centrocampista Sergio Busquets, che svolge un lavoro oscuro ma di grande peso specifico nel Barcellona di Luis Enrique. 

ASSALTO ALLA LIGA - Nell’Osasuna indossa la maglia numero otto. Ha cominciato nella scuola-calcio del Club Deportivo Amigò, poi ha proseguito l’avventura nelle squadre giovanili del club di Pamplona, la città dove è nato il 22 giugno del 1996. Merino ha un sogno: prima di sbarcare in Germania, spera di aiutare l’Osasuna, allenato da Enrique Martin e sesto in classifica, a centrare il traguardo dei play-off e la promozione nella Liga, salutata dai “Los Rojillos" dopo la retrocessione del 2014. In campionato, finora, ha disputato ventidue partite e ha segnato un gol contro l’Alcorcon. Ha saltato per squalifica le ultime due partite: Merino tornerà in campo domani pomeriggio (ore 19.15) contro il Real Saragozza. E’ alla sua seconda stagione da titolare: l’anno scorso, sempre in “Segunda Division", era stato utilizzato ventinove volte e aveva segnato un gol al Las Palmas. Nell’Osasuna, a livello professionistico, ha avuto come allenatore anche Jan Urban, che lo ha fatto debuttare in “Segunda Division" il 23 agosto del 2014 nella gara vinta (2-0) contro il Barcellona B. Figlio d’arte, anche il papà Miguel Angel è stato un centrocampista e ha giocato nell’Osasuna.


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