Abila, ecco l’argentino che Tevez vuole portare al Boca Juniors

E' un centravanti, ha 26 anni, gioca nell'Huracan di Buenos Aires, ha segnato 9 gol in campionato e 4 in Coppa Libertadores. Nel 2015 è stato il capocannoniere (5 reti) e il miglior giocatore della "Copa Sudamericana". E' cresciuto nell'Instituto di Cordoba, nello stesso club dove ha cominciato a farsi conoscere Paulo Dybala.
Abila, ecco l’argentino che Tevez vuole portare al Boca Juniors
Stefano Chioffi
5 min

ROMA - Il complimento più bello lo ha ricevuto da Carlos Tevez, che ha girato il mondo prima di fare una scelta di cuore e tornare al Boca Juniors, per mantenere una vecchia promessa e riabbracciare i tifosi alla “Bombonera”: «Ramon Abila è un fenomeno, lo considero uno dei migliori attaccanti del calcio argentino», ha detto qualche giorno fa l’ex juventino davanti ai microfoni dell’emittente televisiva TyC Sports. Quasi una medaglia al petto per Ramon Abila, numero 9 dell’Huracan di Buenos Aires, ventisei anni, una lunga gavetta (nel 2012 e nel 2013 giocava in terza serie con l’Atletico Sarmiento e il Deportivo Moron), soprannominato dai compagni “Wanchope”, ex centravanti costaricano del West Ham e del Manchester City.

IL BOCA JUNIORS - Nove gol in undici partite, vice-capocannoniere della “Primera Division” alle spalle di José Sand, classe 1980, a segno undici volte nel Lanus: Ramon Abila ha raccolto anche gli elogi di Tevez, che ha consigliato ai dirigenti del Boca Juniors di portarlo in maglia gialloblù: «Può diventare un grande», ha aggiunto Carlitos, che viene allenato - dal primo marzo - da Guillermo Barros Schelotto, direttore tecnico del Palermo per un mese, tra gennaio e febbraio, in attesa di accettare l’offerta del presidente Daniel Angelici e di sostituire in panchina Rodolfo Arruabarrena, il tecnico che aveva vinto il titolo nella scorsa stagione.

L’INSTITUTO DI DYBALA - Ramon Abila è uno dei nuovi personaggi del calcio argentino. E’ nato a Cordoba il 14 ottobre del 1989, è alto un metro e 78, pesa 80 chili, ha cominciato a giocare nell’Instituto, nello stesso club che ha scoperto e lanciato Paulo Dybala. Furbizia, tempismo, scatto e potenza, personalità e grinta, destro naturale, pressing e generosità. Si sente pronto per il salto di qualità. E non sarebbe il primo attaccante sudamericano a sbarcare in Europa un po’ in ritardo, a ventisei anni, la stessa età che aveva il colombiano Carlos Bacca nel 2012, mentre firmava il passaggio dallo Junior Barranquilla al Bruges, in Belgio.

L’ESORDIO E IL PRIMO GOL - Un viaggio, quello di Abila, che ha avuto come prima tappa Cordoba, settecento chilometri da Buenos Aires. Dybala giocava ancora a livello giovanile quando Abila iniziava a farsi conoscere in “Primera B Nacional”, la serie B argentina: dall’esordio del 22 marzo del 2009 contro il Platense (1-0), con Marcelo Bonetto come allenatore, al primo gol della sua carriera da professionista al Defensa y Justicia (25 settembre del 2010), giocando titolare nella squadra guidata da Claudio Vivas.

IL PREZZO - Ramon Abila costa tre milioni e mezzo di euro. Si è consacrato in “Primera Division” e ha superato diversi esami anche in Coppa Libertadores. Gioca nell’Huracan, allenato adesso da Eduardo Dominguez, dal primo dicembre del 2013. In campionato ha già segnato nove gol, altri quattro li ha realizzati in Coppa Libertadores grazie a due doppiette ai peruviani dello Sporting Cristal. E’ diventato subito il punto di riferimento dei tifosi dell’Huracan, realizzando anche tre triplette nell’ultimo anno e mezzo contro l’Independiente Rivadavia (4-0, 8 dicembre 2014, in “Primera B Nacional”), l’Argentinos Juniors (4-0, 21 marzo 2015, in “Primera Division”) e il Temperley (4-2, 20 marzo 2016, in “Primera Division”).

LE CARATTERISTICHE - Svelto in area, pericoloso in contropiede, brucia sul tempo i difensori, ma è anche altruista: macina chilometri, si sacrifica, rientra, va a cercarsi il pallone. In campionato ha distribuito i suoi nove gol (sette di piede, due di testa, nessuno dal dischetto) in sei partite: uno all’Aldosivi, uno al San Lorenzo de Almagro, uno all’Estudiantes, uno al Defensa y Justicia, tre al Temperley e due all’Atletico San Martin. L’Huracan è quarto in “Primera Division”, torneo diviso da quest’anno in due gironi. Venti punti in undici partite nella “Zona 2”: in testa c’è il Lanus (28), mentre l’Estudiantes e l’Atletico Tucuman occupano il secondo posto (22). L’altro gruppo (”Zona 1"), invece, è guidato dal Godoy Cruz (21) davanti all’Arsenal di Sarandì (19) e al Rosario Central e al San Lorenzo (18).

IL PREMIO - Ramon Abila ha uno sponsor speciale come Tevez, pronto a scommettere sulle sue qualità: 217 presenze e 80 reti tra coppe e campionato con l’Instituto, l’Atletico Sarmiento, il Deportivo Moron e l’Huracan. Nel 2015 è stato eletto miglior giocatore della “Copa Sudamericana”, persa in finale ai rigori dall’Huracan contro i colombiani del Santa Fe. E’ stato il capocannoniere del torneo (cinque gol) insieme con Miler Bolaños (Emelec), José Ariel Nuñez (Olimpia di Asuncion) e Wilson Morelo (Santa Fe).


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