Colkett, il capitano del Chelsea baby che ha vinto due volte la Youth League

E' un regista, ha 19 anni, è inglese, in due stagioni ha giocato 18 partite nella Champions Under 20 e ha segnato sei gol. Ora vuole farsi scoprire da Conte e spera di essere convocato per il ritiro estivo.
Colkett, il capitano del Chelsea baby che ha vinto due volte la Youth League
Stefano Chioffi
5 min

ROMA - Adrian Viveash viene considerato, in Inghilterra, il nuovo mago della panchina a livello giovanile. Allena il Chelsea baby, ha portato a casa due Youth League (la Champions Under 20) battendo nella scorsa stagione in finale lo Shakhtar Donetsk e qualche giorno fa - il 18 aprile - il Paris Saint Germain. Ha lanciato nel biennio diversi talenti che sono già sbarcati in prima squadra: la mezzala Isaiah Brown e il centravanti Dominic Solanke, entrambi del 1997 e ora in prestito al Vitesse, in Olanda, ma anche il difensore centrale Jake Clarke-Salter, altro 1997, e il mediano-regista Ruben Loftus-Cheek, classe 1996, molto apprezzato da Josè Mourinho e da Guus Hiddink. 

L’INTUIZIONE - Viveash è un ex stopper, ha quarantasei anni, ha giocato nelle categorie inferiori con lo Swindon Town, il Wallsall, il Barnsley, il Reading, l'Oxford, il Kidderminster, l’Aldershot e il Cirencester, dove ha cominciato nel 2007 la sua carriera da tecnico. Ha fatto la gavetta in provincia, Adi, come viene chiamato dai suoi collaboratori. L’idea di portarlo a Londra, al Chelsea, è stata di Roman Abramovich, che aveva raccolto giudizi molto positivi su questo giovane allenatore, cresciuto con il 4-2-3-1 come modulo di base, lo stesso adottato a Londra prima da Mourinho e poi dal suo successore Hiddink. Nel 2011 il petroliere russo lo ha fatto entrare nel centro sportivo di Cobham per lavorare nell’Academy del club e per seguire all’inizio la squadra Under 18. Tre anni più tardi, il club londinese ha deciso di affidare a Viveash la panchina dell’Under 20 al posto di Dermot Drunny. E da allora, con grande sapienza, il tecnico di Swindon ha trasformato l’Academy in una miniera d’oro. 

IL DOPPIO TRIONFO - Il Chelsea baby di Viveash ha dominato la scena in Europa, riuscendo a confermarsi campione nella Youth League nonostante il gruppo fosse stato ricostruito in estate. Venti partite, tra il 2014 e il 2016: diciassette successi, due pareggi e solo una sconfitta per 2-0 - il 25 novembre del 2014 - sul campo dello Schalke 04. Viveash ha realizzato uno dei desideri di Abramovich: costruire un vivaio in grado di competere con la “cantera” del Barcellona e il settore giovanile dell’Ajax. La recente finale vinta per 2-1 contro il Paris Saint Germain, che vanta gioielli come il centrocampista Christopher Nkunku (1997) e l’attaccante Jean-Kevin Augustin (1997), ha confermato lo strapotere del Chelsea nella Youth League. A sbloccare il risultato, per la squadra londinese, è stato il difensore canadese Fikayo Tomori (1997), nato a Calgary ma di origini nigeriane. Neppure il gol del pareggio di Yakou Meïte (1996), mancino, punta esterna del Psg, ha modificato i piani del Chelsea, che ha chiuso la sfida e completato il capolavoro con Kasey Palmer (1996), trequartista, maglia numero 10, pescato dagli osservatori dei Blues nel Charlton.

IL REGISTA E CONTE - Infilata in bacheca quest’altra coppa, Viveash è pronto a preparare una relazione per Antonio Conte: un bilancio del suo biennio, le schede dei suoi talenti, le caratteristiche e i margini di crescita di ciascuno di loro. E in prima fila, in questa lista di promesse, c’è Charlie Colkett, diciannove anni, regista, capitano del Chelsea Under 20, diciotto presenze e sei gol (compresa una doppietta al Maribor) in due stagioni di Youth League. Colkett potrebbe essere inserito tra i convocati di Conte per il ritiro e le tournée in programma a luglio. Centrocampista completo: ordine, geometrie, visione di gioco, forza nei contrasti, pressing, senso della posizione, lancio, aperture sulle fasce. E’ uno dei profili più interessanti usciti dall’Academy del Chelsea e dal centro sportivo di Cobham. E’ alto un metro e 76, è nato a Londra il 4 settembre del 1996, ha debuttato lo scorso 11 novembre con la maglia della nazionale inglese Under 20, guidata da Keith Downing: quindici minuti in campo e un gol contro la Francia, gara poi persa per 4-3.

IL RINNOVO - Nel Chelsea baby indossa la maglia numero 41. Ha il contratto in scadenza il 30 giugno, ma il club di Abramovich sta già definendo gli ultimi dettagli per il rinnovo: il regista potrebbe legarsi per quattro anni. Spera di essere promosso subito nel gruppo dei big. Sarà valutato in estate da Conte. Ma c’è anche l’idea, in società, di girarlo in prestito al Vitesse, diventata ormai una società gemellata con il Chelsea: un legame favorito dall’amicizia di Abramovich con il proprietario del club olandese, il russo Alexander Chigirinsky. E proprio dal Vitesse si stanno preparando a rientrare a Londra il centrocampista Brown (20 presenze e un gol in Eredivisie) e il centravanti Solanke (24 partite e sette reti in campionato).


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