Bailly, primo colpo del Manchester United di Mourinho: è costato 38 milioni

E' un difensore centrale, ha ventidue anni, arriva dal Villarreal ed è titolare nella Costa d'Avorio. E' stato portato in Europa dagli osservatori dell'Espanyol nel 2011: fu scoperto durante un torneo giovanile in Burkina Faso. «E' uno dei migliori talenti in circolazione», ha detto Mourinho. Ha firmato un contratto fino al 2020.
Bailly, primo colpo del Manchester United di Mourinho: è costato 38 milioni
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Ha già autografato le prime maglie e le prime sciarpe negli store del Manchester United, davanti ai suoi nuovi tifosi, e ha iniziato anche a cercare una casa da prendere in affitto, vicino al centro sportivo di Carrington. Eric Bailly, difensore centrale, passaporto ivoriano, ventidue anni, è il primo colpo dei Red Devils, il primo affare targato José Mourinho. E’ stato scelto dal portoghese nell’ampio ventaglio di soluzioni offerto dal ricchissimo budget del Manchester United. Trentotto milioni di euro: ecco la cifra incassata dal Villarreal, che lo aveva pagato meno di sei appena diciotto mesi fa, durante il mercato di gennaio del 2015, quando Bailly era ancora una promessa dell’Espanyol e aveva appena vinto la Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio. «Un sogno speciale», ha detto nei corridoi di Old Trafford. «E’ uno dei migliori talenti in circolazione», ha sottolineato Mourinho, che ha preso il posto di Louis Van Gaal, andato via dopo aver alzato la Coppa d’Inghilterra, l’unico trofeo vinto dai Red Devils dal 2013, dall’uscita di scena da brividi di Alex Ferguson, il monumento più bello nella storia del Manchester United insieme con Matt Busby.

GLI OBIETTIVI - La missione di Mourinho è quella di regalare al più presto al popolo di Old Trafford il ventunesimo titolo in Premier e di ritornare in Champions. Il portoghese eredita una squadra che ha chiuso il campionato al quinto posto e che si è qualificata per la fase a gironi dell’Europa League. I soldi non mancano alla proprietà americana, alla famiglia Glazer, che continua a pensare a Zlatan Ibrahimovic. E l’investimento da trentotto milioni di euro per Bailly, che ha firmato un contratto fino al 2020 con opzione sulla stagione successiva, è solo il primo segnale. Il difensore si è imposto nella Liga. Il Villarreal, allenato da Marcelino, è arrivato quarto e parteciperà al preliminare di Champions. E’ un’industria specializzata in plusvalenze: Bailly è l’ultimo gioiello finito all’asta. Nel 2015 il club spagnolo aveva incassato venti milioni dalla cessione dell’attaccante argentino Luciano Vietto all’Atletico Madrid. Nel 2014 ne aveva ricevuti quindici dall’Arsenal per il difensore brasiliano Gabriel Paulista. Tra l’estate del 2012 e la fine di gennaio del 2013, invece, nelle casse ne erano entrati venti: dieci dall’Al-Rayyan per il brasiliano Nilmar e dieci dalla Fiorentina per Pepito Rossi. Altro affare d’oro nel 2011, con la partenza di Santi Cazorla al Malaga in cambio di ventitré milioni. E ancora più indietro nel tempo, nel 2007, era stato l’Atletico Madrid a versarne ventuno per l’uruguaiano Diego Forlan.

IL RECORD - Bailly rappresenta la cessione più vantaggiosa, a livello economico, nella storia del Villarreal. Sul suo profilo Facebook ha scritto una lettera di ringraziamento ai tifosi del club spagnolo. Mourinho lo ha seguito a lungo, lo aveva consigliato anche al Chelsea. E’ rimasto colpito dalla velocità dell’ivoriano, bravo in fase di anticipo e nelle chiusure, forte di testa. Bailly si è formato in Europa, nell’Espanyol. E’ alto un metro e 87, pesa 77 chili, è un destro naturale, ha giocato quasi sempre in una difesa a quattro. E’ nato a Bingerville il 12 aprile del 1994. Venticinque presenze nello scorso campionato spagnolo, sette partite e un gol (alla Dinamo Minsk) in Europa League. Il tecnico Marcelino lo alternava spesso all’argentino Mateo Musacchio (1990) e a Victor Ruiz (1989), ex Napoli. Bailly è titolare nella Costa d’Avorio del ct Michel Dussuyer, tra i suoi compagni c’è anche Gervinho, che ha lasciato la Roma a gennaio.

40 PARTITE NELLA LIGA - L’Espanyol lo aveva scoperto a diciassette anni durante un torneo giovanile in Burkina Faso: a notarlo fu il tecnico Emilio Montagut, che lo fece arrivare a Barcellona nel dicembre del 2011. Eric Bailly aspettò per dieci mesi il permesso di soggiorno. Ha giocato in totale 40 partite nella Liga: trentasette da centrale, tre da terzino destro. Ha debuttato nel campionato spagnolo il 5 ottobre del 2014 contro la Real Sociedad (2-0): l’allenatore dell’Espanyol, in quel periodo, era Sergio.


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