Sebastian Perez, spunta il Barcellona: il regista-mediano dell’Atletico Nacional sogna la Liga

Ha 23 anni, è stato uno degli artefici del trionfo del club colombiano in Coppa Libertadores e fa parte della nazionale guidata dal ct Pekerman
Sebastian Perez, spunta il Barcellona: il regista-mediano dell’Atletico Nacional sogna la Liga
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - I biglietti erano introvabili già da dieci giorni: botteghini chiusi allo stadio Atanasio Girardot, la scritta “boletos agotados” (tagliandi esauriti) sui cartelli, quasi 45.000 posti prenotati in poche ore. Un comunicato sul sito dell’Atletico Nacional per evitare inutili code e resse. E così la gente di Medellin si è riversata nelle piazze per seguire la finale di Coppa Libertadores: maxischermi, sciarpe e bandiere, migliaia di maglie verdi. E’ cominciato in questo clima il carnevale dell’Atletico Nacional: un gol del centravanti Miguel Borja (classe 1993), scartato in passato dal Livorno, ha deciso la sfida di ritorno (1-0) contro gli ecuadoriani dell’Independiente del Valle, dopo il pareggio di una settimana prima (1-1). A distanza di ventisette anni, nella notte tra mercoledì e giovedì, l’Atletico Nacional è tornato a vincere la Champions League del Sudamerica per la seconda volta nella sua storia. 

LA RINASCITA - ”Del Patròn del mal al futbol del bien”: così il Clarin, giornale argentino, ha riassunto qualche tempo fa la rinascita del club di Medellin, che nel 1989 aveva vinto la Coppa Libertadores (contro i paraguaiani dell’Olimpia di Asuncion) grazie ai finanziamenti del narcotraffico e del “patròn del mal” Pablo Escobar, come sarebbe emerso in seguito dalle indagini della magistratura colombiana, pronta a dimostrare che il boss aveva usato il calcio come strumento di riciclaggio. In quella squadra giocava anche René Higuita, soprannominato lo “scorpione”, il portiere dai capelli ricci che era molto amico di Escobar. Ma le ombre del passato sono distanti. E l’impresa dell’Atletico Nacional, che ora ha una gestione trasparente e ha promosso di recente anche una serie di campagne sociali, viene celebrata in tutto il Sudamerica. “Nacional, bicampeon de Copa Libertadores”, ha titolato in prima pagina “El Tiempo”, quotidiano di Bogotà. “Rey de America”, l’apertura invece del giornale “El Espectador”.

DOPPIO AFFARE - Borja è stato il grande amuleto dell’Atletico Nacional: cinque gol, capocannoniere della squadra allenata da Reinaldo Rueda. La Coppa Libertadores si è rivelata uno splendido affare sportivo e anche finanziario per i dirigenti, che hanno già venduto due giovani di grande prospettiva: il difensore centrale Davinson Sanchez (1996) è stato acquistato dall’Ajax per cinque milioni di euro, mentre l’ala destra Marlos Moreno (1996), tre gol e quattro assist in Coppa Libertadores, è stato prenotato dal Manchester City in cambio nove milioni e mezzo di euro. Operazione, quest’ultima, caldeggiata proprio Pep Guardiola, che ha suggerito ai dirigenti inglesi di cedere il colombiano in prestito per un anno: probabile che nei prossimi giorni Marlos Moreno sia girato al Deportivo La Coruña.

IL BARCELLONA - Potrebbe salire presto su un aereo per l’Europa anche Sebastian Perez, che ha dovuto saltare per squalifica la finale di ritorno con l’Independiente del Valle. In questo momento è uno dei centrocampisti più completi nel panorama sudamericano. Regista oppure mediano, ventitré anni, personalità e visione di gioco, destro naturale, lancio e tiro da fuori area. E’ alto un metro e 76, è nato il 29 marzo del 1993 a Envigado, è cresciuto nell’Atletico Nacional. Fa parte della nazionale colombiana di José Pekerman. Otto partite e un gol (contro l’Ecuador) nelle qualificazioni al Mondiale del 2018. Maglia numero 24, Perez ha preso spesso per mano l’Atletico Nacional, diventando una pedina chiave nel 4-2-3-1 di Reinaldo Rueda. Dodici presenze in Coppa Libertadores, un assist nella gara vinta per 4-0 con il Peñarol, 896 minuti in campo: il giornale spagnolo “El Mundo Deportivo” ha raccontato che Perez è stato seguito dagli osservatori del Barcellona, alla ricerca di un’alternativa per Sergio Busquets.


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