Ekkelenkamp, l’Ajax ha trovato l’erede di De Jong

Mezzala, 19 anni, ha esordito in Champions nella partita d’andata con la Juve: è la nuova scoperta di Ten Hag, cresciuto alla scuola di Pep Guardiola ed ex assistente del tecnico catalano ai tempi del Bayern Monaco.
Ekkelenkamp, l’Ajax ha trovato l’erede di De Jong
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - L’amicizia è rimasta: messaggi, qualche telefonata, non solo per gli auguri, anche se non sono più vicini di casa. Uno abita a Salford, sobborgo di Manchester, in un appartamento da quasi tre milioni di sterline, e l’altro ad Amsterdam. La stima non ha la durata di un contratto, non ha una scadenza. E Pep Guardiola continua a considerare Erik Ten Hag uno degli allenatori più preparati della nuova generazione, un altro traino in grado di contribuire al cambiamento di una cultura, un po’ come Sarri. Gli riconosce il merito di aver portato spunti e idee, senza limitarsi a sposare una corrente di pensiero legata al 4-3-3 o al 4-2-3-1. Lo aveva scelto come collaboratore per due anni nel Bayern Monaco (dal 2013 al 2015): era uno dei suoi assistenti. Non è sorpreso che Ten Hag stia lottando con la Juve per l’ingresso alla semifinale di Champions e che possa riportare il titolo in casa dell’Ajax dopo cinque anni.

FATTORE DECISIVO - Centosei gol in Eredivisie, record per il campionato olandese. Settantaquattro punti, gli stessi del Psv Eindhoven (tre “scudetti” dal 2015), a quattro giornate dalla fine, ma il vantaggio della differenza-reti, fattore decisivo per la conquista del titolo: +78 per l’Ajax, +66 per la squadra di Mark Van Bommel, alla sua prima esperienza da allenatore nel club controllato dalla Philips. Ten Hag ha scavato un confine con il passato, restituendo all’Ajax un ruolo di prestigio dopo una serie di cambi in panchina: da De Boer a Bosz, da Keizer a Reiziger. Guardiola è il primo sponsor di Ten Hag, che ha un contratto fino al 2020 e ha richiamato l’attenzione dei padroni del vapore della Premier League.

LA RICCHEZZA - Una squadra che viaggia come un treno: bella, spettacolare, capace di ricreare un feeling con Amsterdam e la sua gente, un centrocampista completo e moderno come Frankie De Jong, già prenotato per 85 milioni dal Barcellona, i dribbling e le invenzioni del brasiliano David Neres, l’eleganza del difensore centrale Matthijs De Ligt, fascia di capitano, personalità, corteggiato dalla Juve e anche dal club catalano, l’evoluzione di Donny Van de Beek, mezzala, le offerte ricevute per l’ala Hakim Ziyech, per il portiere Onana, per il terzino sinistro Nicolas Tagliafico, il rilancio di Kasper Dolberg. E poi la maturità di un trequartista geniale Dusan Tadic, 32 gol e 20 assist tra coppe e campionato, del jolly difensivo Daley Blind e del centravanti Klaas-Jan Huntelaar, 35 anni, che ha firmato una tripletta nella partita vinta sabato per 6-2 contro l’Excelsior.

GENERAZIONE D’ORO - Sorprese infinite, l’arte di garantirsi in casa un formidabile ricambio generazionale, punto fermo di una politica societaria. E Jurgen Ekkelenkamp, diciannove anni, centrocampista totale, regista o mezzala, lanci magistrali e pressing da gregario, è la nuova espressione di un vivaio che offre l’assortimento di una boutique d’alta moda. Ekkelenkamp ha esordito in Champions contro la Juve, nella gara d’andata: quindici minuti in campo, senza un briciolo di timidezza, dimostrando di essere pronto per il grande salto. Ten Hag appartiene alla scuola di Guardiola: non conta la carta d’identità, non esiste una gerarchia anagrafica, la differenza è determinata dai valori. E Jurgen Ekkelenkamp si prepara a raccogliere l’eredità di De Jong: tecnica raffinata, il soprannome di “Jurginho” per il suo stile un po’ brasiliano, una prima fase di addestramento nell’Almere, la chiamata dell’Ajax nel 2013, un metro e 86, destro naturale, nazionale Under 19, un contratto da rinnovare (scade nel 2020), una storia che comincia il 5 aprile del 2000 a Zeist, a dodici chilometri da Utrecht, proprio nell’anno in cui l’Olanda e il Belgio organizzavano l’Europeo, vinto dalla Francia contro l’Italia di Zoff grazie a un golden gol di David Trezeguet.


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