Çelik e il miracolo Lille: dal secondo posto al 5-1 al Psg

Terzino destro, 22 anni, turco, piace alla Fiorentina. E’ stato scoperto da Luis Campos, il direttore sportivo nei piani della Roma.
Çelik e il miracolo Lille: dal secondo posto al 5-1 al Psg© AFPS
Stefano Chioffi
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ROMA - Il Paris Saint Germain aveva già prenotato il giorno della festa, per il sesto titolo in sette anni, come i tavoli del ristorante, le ostriche, le casse di champagne, la discoteca e il classico giro sul pullman scoperto nelle vie di Parigi. Ma a Lille, domenica sera, con Areola in porta e Buffon in panchina, davanti a Nasser Al-Khelaïfi (uomo di fiducia di Al-Thani, sceicco del Qatar), ha rimediato una sconfitta per 5-1 che in Ligue 1 non subiva dal 2000 (quella volta contro il Sedan). Niente magliette celebrative, niente video da postare sui social, niente sviolinate, rinviato il battesimo per Tuchel (che si prepara ad allargare la collezione dopo i tre titoli di Blanc e quelli garantiti da Ancelotti ed Emery), anche se il big day potrebbe arrivare tra poche ore, mercoledì, in occasione del recupero sul campo del Nantes, in programma alle 19.

IL FONDO ELLIOTT E CAMPOS - Un punto per la matematica, per il timbro nell’albo d’oro. Resta però la macchia della lezione ricevuta dal Lille, gestito dall’imprenditore lussemburghese Gérard Lopez (ex presidente della Lotus in Formula 1, proprietario del club dall’ottobre del 2016), finanziato dal fondo Elliott (lo stesso del Milan) e diventato la rivelazione del campionato con le intuizioni del direttore sportivo Luis Campos, favorito per diventare il nuovo ingegnere di una Roma che in estate si rinnoverà in modo profondo. Portoghese, 54 anni, amico di José Mourinho e Jorge Mendes, Campos è il primo nome della lista di Pallotta, ma Gérard Lopez ed Elliott hanno già raddoppiato l’offerta della Roma per convincerlo a restare.

180 MILIONI - Il Lille, secondo in classifica (64 punti in 32 giornate), è la squadra più giovane della Ligue 1: l’età media è di 24,2 anni. Moltiplicato in pochi mesi il valore della sua rosa, che adesso sfiora i 180 milioni. Campos ha portato al Lille una serie di giovani che sono al centro del mercato: da Nicolas Pépé, classe 1995, ivoriano, ala destra, 19 gol in Ligue 1, a Jonathan Bamba (1996), attaccante di fascia sinistra, 11 gol in campionato; dal portiere Mike Maignan (1995) al difensore centrale Adama Soumaoro (1992, capitano), dal regista Thiago Mendes (1992, brasiliano) al mediano Xeka (1994, portoghese); dal trequartista Jonathan Ikoné (1998) al centravanti Rafael Leão (1999, 8 gol), soffiato allo Sporting Lisbona.

GLI SCHEMI - Chiuso il rapporto con Marcelo Bielsa, con la mediazione degli avvocati, il Lille ha compiuto il salto con l’aiuto di Christophe Galtier, 52 anni, ingaggiato alla fine di dicembre del 2017 e protagonista per otto stagioni sulla panchina del Saint-Étienne. Dalla salvezza centrata nello scorso maggio al secondo posto attuale, che può regalare l’ingresso alla fase a gironi della Champions. Traguardo che garantisce prestigio e soldi. Il 4-2-3-1 di Galtier rappresenta la formula vincente di un Lille brillante e spensierato, che sfrutta con sapienza le fasce grazie alla spinta di Mehmet Zeki Çelik (1997) a destra e di Youssouf Koné (1995, maliano): soprattutto il primo, passaporto turco, scoperto da Campos nell’Istanbulspor e costato due milioni e mezzo nell’estate del 2018, è una risorsa preziosa per gli schemi del Lille. Çelik giocava nella B turca, in Francia è l’esterno difensivo che ha confezionato più assist (5 in 29 partite): ventidue anni, nato a Yildirim il 17 febbraio del 1997, un metro e 80, piace alla Fiorentina. E’ titolare in nazionale: è stato lanciato dall’ex ct Mircea Lucescu e ha conservato il posto da titolare anche dopo l’arrivo di Senol Günes.


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