Lisandro Martinez, l’Ajax compra in Argentina

Preso per sette milioni di euro il difensore centrale del Defensa y Justicia, che ha sfiorato la conquista del titolo nell’ultimo campionato. Lo ha scelto il direttore sportivo Overmars e il tecnico Ten Hag lo aspetta in ritiro. Si candida come possibile erede di De Ligt
Lisandro Martinez, l’Ajax compra in Argentina
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - La Juve e Raiola cercano il binario giusto, la soluzione, la chiave per portare Matthijs De Ligt a Torino. Ingaggio da dodici milioni netti, che nella Juve sarebbe il più oneroso dopo quello di Cristiano Ronaldo, che ne guadagna trentuno, senza contare la slot-machine degli sponsor. Contratto di cinque stagioni, fino al 2024, con la possibilità concreta di inserire nell’accordo una clausola da 150 milioni. Un’operazione completa, architettata da Fabio Paratici con Mino Raiola: un weekend di contatti, di telefonate incrociate, la strategia precisa di guadagnare un vantaggio decisivo sul Barcellona (che dall’Ajax si è già garantito Frankie De Jong per 86 milioni, bonus compresi) e soprattutto sul Paris Saint Germain, che continua a corteggiare il difensore centrale e ha provato a trovare un’alleata nella fidanzata Annekee Molenaar, modella, invitata per una vacanza a Parigi dal club controllato dal fondo del Qatar.

L'AFFARE - Una partita a scacchi, che vede impegnato al tavolo anche l’Ajax: la Juve ha offerto settanta milioni, la società olandese ne chiede altri venti. Un nodo che Paratici e Raiola stanno provando a sciogliere. Di sicuro, però, l’Ajax si è garantita una posizione di forza e ha già individuato il possibile erede di De Ligt. Lo ha scoperto in Argentina, lo ha individuato nel Defensa y Justicia, la squadra allenata da Sebastian Beccacece - ex assistente di Jorge Sampaoli nella Seleccion - che ha sfiorato la conquista del titolo in un’appassionante maratona con il Racing di Avellaneda, piazzandosi al secondo posto e offrendo il calcio più divertente. Lisandro Martinez è l’ultima intuizione dell’Ajax e del suo direttore sportivo Marc Overmars, che ha stretto un rapporto d’acciaio con il tecnico Erik Ten Haag, costruendo una squadra d’oro che ha accarezzato il sogno di vincere la quinta Coppa dei Campioni/Champions della sua storia ed è tornata a vincere l’Eredivisie dopo cinque anni.

LA SCELTA - Lisandro Martinez è stato uno dei protagonisti della stagione da copertina del Defensa y Justicia, il grande orgoglio della gente di Florencio Varela, una città di centoventimila abitanti della provincia di Buenos Aires: un club che ha saputo rilanciare tanti talenti cresciuti nel River Plate e nel Boca Juniors, ma rimasti un po’ ai margini dopo il passaggio dal settore giovanile al professionismo. Proprio come è capitato a Lisandro Martinez, ventuno anni, cresciuto nel Newell’s Old Boys, stopper di ultima generazione, svelto in marcatura e lucido in fase di impostazione. Lancio, velocità di gambe e di pensiero. È mancino, Ten Hag lo ha studiato in dvd e lo ha promosso. Un metro e 78, spiccata personalità, nato a Gualeguay il 18 gennaio del 1998, carattere di cemento e grande capacità di concentrazione.

LA STRATEGIA - Overmars ha fiutato l’affare: da tempo ha allargato il raggio d’azione dell’Ajax, che fino a qualche anno fa esplorava soprattutto il mercato dell’Europa del Nord. Sono sempre più frequenti i colpi in Sudamerica: dal brasiliano David Neres, ala destra, classe 1997, ex San Paolo, a Lisandro Magallan, difensore centrale, argentino, classe 1993, uscito dalla scuola del Boca Juniors e paragonato a Walter Samuel. Ora è il turno di Lisandro Martinez, che sbarca ad Amsterdam accompagnato anche dai giudizi lusinghieri espressi da Gabriel Heinze, che lo ha scoperto e lanciato nel Newell’s Old Boys, favorendo il suo processo di maturazione: uno sponsor eccellente, di prestigio, considerando che Heinze - soprannominato “el gringo” - si era distinto da difensore nel Real Madrid, nel Manchester United e nel Paris Saint Germain, prima di fare tappa in Italia e di legarsi alla Roma.


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