Hurtado, dalla doppietta al Brasile Under 20 alla firma con il Boca Juniors

E’ un centravanti, ha 19 anni, è venezuelano, piaceva anche alla Sampdoria e al Genoa. Il club argentino lo ha pagato 4 milioni e mezzo. Giocherà con Carlitos Tevez.
Hurtado, dalla doppietta al Brasile Under 20 alla firma con il Boca Juniors
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Quando la Sampdoria ha cercato di organizzare una nuova riunione con i dirigenti del Gimnasia y Esgrima di La Plata, provando a ricucire lo strappo e a riaprire la trattativa, la risposta è stata una sentenza: argomento chiuso. Jan Carlos Hurtado era stato ceduto, era già arrivato con la sua auto nel parcheggio del centro sportivo del Boca Juniors e stava cominciando le visite di idoneità con il cardiologo. Era il 6 luglio: sorpasso fatale, zero possibilità di rilanciare l’offerta per il centravanti venezuelano, che nel giro di poche ore è apparso sui social con la nuova maglia. Niente Italia, giocherà nel Boca Juniors, avrà come compagno anche Carlos Tevez, che sta chiudendo la sua carriera alla “Bombonera”, in uno stadio-museo che i turisti possono visitare per un giorno intero con un biglietto da 8 euro.

IL FEELING - Hurtado, soprannominato “el tanque” (il carrarmato), due gol al Brasile nel Sudamericano Under 20, è costato quattro milioni e mezzo: pagamento in tre soluzioni con la promessa di riconoscere al Gimnasia il 4% della futura rivendita di questo numero 9, che ricorda un po’ il belga Romelu Lukaku per struttura muscolare e caratteristiche, potenza e generosità, altruismo e velocità, tecnica da raffinare e gomiti larghi per proteggere il pallone. Il Boca Juniors l’ha corteggiato per dieci mesi: il 28 settembre era stato eliminato dalla “Copa Argentina” proprio a causa di un gol di Hurtado, che aveva regalato la vittoria al Gimnasia (1-0).

BATTAGLIA LEGALE - Diciannove anni, una storia cominciata a El Canton, il 5 marzo del 2000, in provincia di Barinas, in Venezuela. Una collezione di giudizi incoraggianti: destro naturale, un metro e 83, le prime partite con il Deportivo Tachira, club che gli aveva permesso di debuttare a sedici anni nel Torneo di Clausura e di festeggiare i suoi primi due gol da professionista contro il Deportivo Petare e il Deportivo Lara. E poi la decisione - con l’appoggio dei suoi genitori - di svincolarsi dal Deportivo Tachira, dopo una battaglia legale, chiedendo alla federazione venezuelana la possibilità di rescindere il contratto a causa della situazione politica del Paese. Decisivo l’intervento della Fifa. Il Gimnasia l’ha ingaggiato senza versare un dollaro: ha depositato il contratto negli uffici dell’Afa il 3 agosto del 2018.

IL CONTRATTO - Hurtado ha fatto innamorare la Samp, che ha tentato di portarlo in Italia. E anche il Genoa, in una clima da derby, aveva cercato di inserirsi. Strada sbarrata dal Boca Juniors, stregato dalla personalità di questo centravanti, autore di due gol nella Superliga contro il San Lorenzo e il Colon. Hurtado ha firmato un contratto fino al 30 giugno del 2023: ogni dettaglio è stato curato dal suo procuratore Rodolfo Baque, che lo aveva proposto nei mesi scorsi anche alla Lazio e all’Atalanta. Rappresenta la grande scommessa del tecnico Gustavo Alfaro, una media di 2,18 punti in 18 partite, chiamato all’inizio di gennaio a sostituire in panchina Guillermo Barros Schelotto dopo la delusione nella finale di Coppa Libertadores persa contro il River Plate. Hurtado è stato presentato ieri mattina alla “Bombonera”: “Ho realizzato il sogno della mia vita, solo dopo aver fatto grandi cose nel Boca prenderò in esame la possibilità di giocare in Europa”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA