Mason Mount, i consigli di Lampard e la firma con il Chelsea

Mezzala o trequartista, vent’anni, inglese, otto gol e cinque assist in Championship con il Derby County. Nell’ufficio di Marina Granovskaia, direttrice esecutiva del club londinese, ha siglato un contratto fino al 2024.
Mason Mount, i consigli di Lampard e la firma con il Chelsea
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Il suo ufficio si trova all’ultimo piano di un edificio a vetri nel lussuoso centro sportivo di Cobham, a venti chilometri da Londra, dove il Chelsea si allena e lei - Marina Granovskaia, 44 anni, russa, una laurea in lingue, definita dal Times come la donna più influente nel mondo del calcio - governa i conti del club. Dagli studi universitari a Mosca alla Premier League. Zero interviste e allergia per i social, ma una delega con poteri assoluti nella gestione del Chelsea. Direttrice esecutiva: quello che decide Marina Granovskaia, la zarina, diventa una regola. Così ha stabilito Roman Abramovich, che dal 2014 le ha consegnato la politica manageriale dei Blues, pronti a cambiare tenore di vita dall’arrivo (nel 2004) dell’imprenditore russo: cinque titoli vinti in Premier League, cinque Coppe d’Inghilterra, tre Coppe di Lega, due Community Shield, una Champions League e due trionfi in Europa League.

CONTE E SARRI - Granovskaia indirizza logiche e strategie. Ogni disegno è suo, nasce nella sua stanza. E’ la donna del cambiamento radicale, i tabloid inglesi l’hanno ribattezzata “Iron Lady”, evocando Margaret Thatcher: per competenze e personalità ha assunto un doppio impegno con Abramovich, aiutare il Chelsea a rimanere ai vertici e a fargli ritrovare un equilibrio sul fronte finanziario. Spinoso il suo rapporto con Antonio Conte: strappi legati al mercato, al budget, agli acquisti. Un divorzio inevitabile. Più morbida la convivenza con Maurizio Sarri, che ha firmato il capolavoro in Europa League e che Marina Granovskaia (doppio passaporto russo e canadese) ha deciso di sostituire con un allenatore giovane, emergente, che rappresentasse gli ideali di Stamford Bridge e avesse un forte ascendente sui tifosi. Un manager con una storia da leader, da capitano: Frank Lampard, 41 anni, 642 partite e 209 gol con i Blues dal 2001 al 2014, in grado di sfiorare subito la promozione in Premier League con il Derby County, alla sua prima esperienza in panchina.

LA DIREZIONE - Lampard ha perso per 2-1 la finale con l’Aston Villa a Wembley, ma gli sono bastate 57 partite da tecnico per ritornare a Cobham, nello studio di Marina Granovskaia, e siglare un contratto fino al 2022. Poco gli importa che il Chelsea abbia ceduto il suo asso - Eden Hazard - al Real Madrid per cento milioni e che non possa effettuare movimenti in entrata sul mercato per un anno, come ha stabilito la Fifa, provvedimento scattato per le violazioni commesse in merito alla normativa legata al tesseramento di calciatori minorenni. Lampard vuole dare al Chelsea un’impronta nuova, condivisa dalla proprietà: l’idea è quella di valorizzare diversi talenti cresciuti a Cobham, da Ethan Ampadu (classe 2000, difensore centrale) a Ruben Loftus-Cheek (196, regista-mediano), da Callum Hudson-Odoi (2000, ala sinistra) a Tammy Abraham (1997, centravanti).

L’INTUIZIONE - L’erede di Hazard sarà Christian Pulisic, prenotato già a gennaio e arrivato dal Borussia Dortmund. Ma dal Derby County, dove ha lavorato soprattutto sul 4-2-3-1, Lampard ha chiesto al Chelsea di riportare a casa un centrocampista che potrebbe diventare la grande sorpresa: Mason Mount, ha vent’anni, è nato a Portsmouth il 10 gennaio del 1999, è un destro naturale. Otto gol e cinque assist in Championship, la serie B inglese. Nel Derby County indossava la maglia numero 8. Mezzala o trequartista, tanti applausi nelle nazionali giovanili: ora è il gioiello dell’Under 21. Fantasia, scatto, cambi di direzione, colora il gioco, ma garantisce anche sostanza. Si è diplomato nelle aule di Purbrook Park School, a Portsmouth. Ha varcato il cancello dell’Academy del Chelsea quando aveva sei anni, nel 2005. Si è fatto ammirare nel Derby County e in precedenza si era distinto in Olanda, nel Vitesse, che ha stretto da tempo un’alleanza con il Chelsea e che lo aveva preso in prestito (29 partite e 8 gol). Ora ha firmato un contratto fino al 2024 nell’ufficio di Marina Granovskaia. Cerca la consacrazione. E il suo primo sponsor è Lampard, che l’11 agosto esordirà al timone del Chelsea: un appuntamento speciale, in casa del Manchester United, all’Old Trafford.


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