Vanaken, la mezzala che studia Milinkovic

Premiato per la seconda volta come giocatore dell’anno nella Jupiler Pro League: belga, 26 anni, 34 gol tra coppe e campionato dal 2017, gioca nel Bruges, che scopre talenti dai tempi del maestro Ernst Happel. Lo seguono la Lazio e il Siviglia.
Vanaken, la mezzala che studia Milinkovic
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Gli insegnamenti di Ernst Happel resistono alle mode e al tempo: i talenti si costruiscono nei settori giovanili e non si comprano, ecco il suo teorema. L’austriaco, uno degli inventori del calcio totale con Rinus Michels e Stefan Kovacs, ha allenato il Bruges tra il 1974 e il 1978, dopo aver regalato una Coppa dei Campioni al Feyenoord di Wim Van Hanegem e prima di vincerne un’altra con l’Amburgo di Felix Magath e Horst Hrubesch. Un quadriennio, quello trascorso nel Bruges, che è servito a orientare un intero movimento in Belgio, un lavoro che stava per essere sublimato dalla terza magia in Coppa dei Campioni, persa in finale nel 1978 contro il Liverpool di Bob Paisley. Ha introdotto uno stile e una cultura: i suoi giocatori, con affetto, lo chiamavano il “tiranno”. Corsa e disciplina, gli schemi erano musica per Happel, nemico dell’improvvisazione.

IL VOLUME D’AFFARI - E’ ancora lui il punto cardinale della politica manageriale del Bruges, quindici titoli, l’ultimo dei quali nel 2018, sedici partecipazioni alla Coppa dei Campioni/Champions, allenato adesso da Philippe Clement e partito in campionato con la marcia giusta: sei punti in due giornate, nove gol realizzati e uno subito. Un modulo, il 4-2-3-1, che funziona come un computer in una Jupiler Pro League dove si continua a investire con intelligenza sui giovani: decimo volume d’affari sul mercato a livello europeo, 97 milioni spesi in totale per gli acquisti, 207 milioni ricavati dalle cessioni, un bilancio che certifica per il momento con un segno positivo di 109 milioni. Il Bruges vanta la terza rosa dal valore più alto: 94 milioni. Inferiore solo a quella dell’Anderlecht (111) e quella del Genk (114), campione in carica e capace di lanciare in passato Thibaut Courtois, Ivan Perisic, Kalidou Koulibaly, Kevin De Bruyne e Sergej Milinkovic-Savic.

61 MILIONI - ll Bruges si ispira alle logiche dell’Ajax: tutti i giocatori hanno un prezzo. Ha incassato in estate 61 milioni: dai 25 ricevuti dall’Aston Villa per l’attaccante brasiliano Wesley (corteggiato a lungo dalla Lazio) ai 18 garantiti dal Bournemouth per l’ala sinistra Arnaut Danjama, dai 12 ottenuti sempre dall’Aston Villa per il mediano Marvelous Nakamba ai 6 spesi dal Bologna per il difensore centrale Stefano Denswil. Il colpo più costoso? Arriva alla Serie B: otto milioni per David Okereke, ventuno anni, nigeriano, ex Spezia, tre gol nelle prime due giornate di Jupiler Pro League. Vendere rientra in una filosofia antica. E in vetrina, nel Bruges, c’è ancora Hans Vanaken, che prepara il grande salto: è una mezzala, ha un fisico alla Milinkovic-Savic, è belga, ha ventisei anni, è alto un metro e 94.

34 GOL - Potenza e tecnica raffinata, stacco di testa, visione di gioco, resistenza, forza nei contrasti, maglia numero 20. Vanaken ha una valutazione di dieci milioni, fa parte della nazionale di Roberto Martinez. Ha segnato tre gol in questi primi due turni di campionato contro il Waasland-Beveren (doppietta) e al Sint-Truiden. E’ un centrocampista completo, il vero leader del Bruges: undici gol e tredici assist in Jupiler Pro League, due reti in Champions nella scorsa stagione. Un rendimento brillante anche nel 2017-18: nove gol e nove assist. In totale, dal 2017, tra coppe e campionato, ha garantito 34 gol. Dal 2016 è la migliore mezzala della Jupiler Pro League. E nelle ultime due stagioni è stato eletto giocatore dell’anno: premio ricevuto in passato anche da Youri Tielemans, Carlos Bacca e Ivan Perisic. E’ nato il 24 agosto del 1992, ha un contratto fino al 2023, lo segue la Lazio e piace anche al Siviglia, rivoluzionato da Monchi.


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