Moriba, 16 anni e una clausola da 100 milioni

E’ un centrocampista, è la grande promessa della “cantera” del Barcellona e viene paragonato a Pogba: dalla Guinea all’arrivo nella Masia, il centro sportivo del club catalano. Il suo manager è Barnett, lo stesso di Bale.
Moriba, 16 anni e una clausola da 100 milioni
Stefano Chioffi
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ROMA - Una statua di bronzo dedicata a Johan Cruyff, uno dei maestri del “total voetbal”, il calcio totale inventato da Rinus Michels. Si trova all’ingresso del Joan Gamper Sports Center, davanti allo stadio con il tetto rosso dove giocheranno il Barcellona B, la Juvenil A e la squadra femminile. Ha un valore morale, non solo simbolico. E’ stata inaugurata il 27 agosto, era presente anche Jordi, uno dei suoi tre figli, ora allenatore del Chongqing Dangdai Lifan, club della Super League cinese. Cruyff ha lasciato una grande eredità a Barcellona: sua l’idea di creare una “cantera”, suo il progetto di fondare la “Masia”, la casa dei talenti, un luogo di culto, un fenomeno da studiare. Da Xavi a Iniesta, fino a Messi, arrivato a Barcellona quando aveva tredici anni. Cruyff è prestigio e continuità: è la stella cometa di un club che continua a investire sui giovani, seguendo i suggerimenti e la filosofia di Johan, artista in campo e in panchina del Barcellona per tredici campionati (cinque da giocatore). Colpi magici e undici trofei (nove da allenatore, compresa una Coppa dei Campioni). Cruyff è stato l’ingegnere della “Masia” de Can Planes, una vecchia casa colonica trasformata in un centro sportivo e in una foresteria nel 1979 da Josep Lluis Nuñez, il presidente più longevo nella storia blaugrana, al comando della società per ventidue anni.

IL MESSAGGIO - La ricchezza può nascere in casa: ecco il teorema di Cruyff, che consigliò a Nuñez di ricreare nel Barcellona la stessa accademia che aveva permesso all’Ajax di segnare un’epoca all’inizio degli anni Settanta. Scoprire talenti fa parte, ormai, della tradizione del Barcellona. L’ultimo baby d’oro si chiama Ansu Fati, diventato il più giovane marcatore (sedici anni e 304 giorni) del club catalano dopo il gol all’Osasuna. Ma Valverde sta pianificando anche l’esordio di Ilaix Moriba, centrocampista che governa la manovra e cerca il dribbling come un numero dieci, paragonato per struttura muscolare e forza atletica a Paul Pogba: ha sedici anni, è nato in Guinea, a Conakry, il 19 gennaio del 2003. Dopo aver perso Xavi Simmons, stessa età, regista-mediano, volato al Paris Saint Germain, il Barcellona ha sventato il rischio di farsi soffiare Moriba: contratto fino al 2022, clausola da cento milioni di euro e due milioni totali di ingaggio in 36 mesi.

IL MANAGER DI BALE - Moriba è in possesso anche del passaporto spagnolo, aspetta la convocazione nell’Under 18 del ct David Gordo. Visione di gioco, eleganza, dinamismo, tiro da fuori area, corsa, resistenza, tackle, è alto un metro e 82, è un destro naturale. Nel 2018, in occasione del “Clasico” con il Real Madrid baby, ha firmato una tripletta. Il suo nome completo è Ilaix Moriba Kourouma: il Barcellona lo ha scoperto e ingaggiato nel 2010. Il suo primo allenatore è stato Cristian Catena nella squadra “Benjamin C”, ora il suo tecnico - nella squadra Under 19 - è Denis Silva. Si è distinto anche nell’ultima Youth League: due prove splendide contro l’Inter e un gol all’Hertha Berlino. Il suo procuratore è Jonathan Barnett, che cura gli interessi di Gareth Bale, rimasto al Real dopo aver rifiutato un’offerta favolosa (22 milioni a stagione) dello Jiangsu Suning. Ha due idoli: Paul Pogba e Yaya Touré.


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