Kökçü, l’intuizione di Stam e la scuola di Advocaat

E’ un trequartista, ha 18 anni, gioca nel Feyenoord e nella Turchia Under 21: quattro gol in Eredivisie dal 2018. E’ stato promosso titolare dall’ex difensore della Lazio e del Milan, che nel frattempo si è dimesso e ha lasciato la panchina all’ex ct dell’Olanda. Ha un contratto fino al 2023 e piace all’Arsenal, che prepara un’offerta da venti milioni di sterline
Kökçü, l’intuizione di Stam e la scuola di Advocaat
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Ha rinunciato a venti stipendi. Ha strappato un contratto fino al 2021 e ha lasciato sul tavolo tanti soldi, quasi settecentomila euro. Poche righe per dimettersi e uscire di scena, una stretta di mano, niente buonuscita e nessuna transazione: Jaap Stam ha chiuso così, con eleganza e stile, il suo rapporto con il Feyenoord, dopo una sconfitta per 4-0 con l’Ajax, alla fine di ottobre. “Meglio che mi faccia da parte, è la scelta più corretta per i giocatori, per i dirigenti e per me”. Il denaro è stato l’ultimo dei suoi pensieri. Inutile il tentativo del direttore sportivo del Feyenoord, Sjaak Troost, di fargli cambiare idea: “Aveva la fiducia e il supporto di società e calciatori”. Era dodicesimo in classifica a 9 punti dalla zona Champions, è stato sostituito da Dick Advocaat, 72 anni, sei esperienze da ct (Olanda, Emirati Arabi, Corea del Sud, Belgio, Russia e Serbia), soprannominato il “piccolo generale”, l’allievo prediletto di Rinus Michels.

ALEX FERGUSON - L’ex difensore di Manchester United, Lazio e Milan, 47 anni, l’unico giocatore - tra quelli ceduti in passato a Old Trafford - subito rimpianto da Alex Ferguson, come ha rimarcato il manager nella sua autobiografia, ha salutato Rotterdam il 28 ottobre senza polemiche. Il Feyenoord era la sua terza esperienza in panchina, dopo quella in Inghilterra con il Reading (Championship) e quella in Olanda con il Pec Zwolle. Girerà un po’ l’Europa, adesso, andrà a studiare gli allenamenti e i metodi di qualche suo collega. La carriera non finisce qui. In compenso ha aperto la strada nel Feyenoord a un trequartista di diciotto anni, Orkun Kökçü, che accende la luce nelle partite più complicate e prenota una carriera di prima fascia. Era titolare con Stam e ha conservato il posto anche con Advocaat, che ha deciso di proseguire sulla scia del 4-2-1-3.

IL PADRE - E’ nato in Olanda, a Haarlem, il 29 dicembre del 2000, ha il doppio passaporto e ha scelto di giocare nell’Under 21 della Turchia, rispettando le origini dei suoi genitori, dopo un’improvvisa retromarcia e le prime apparizioni nell’Olanda baby. E’ alto un metro e 75, è mancino, non ha un procuratore e si fa rappresentare dal padre, che si chiama Halis-Sibel. Ha firmato un contratto fino al 2023. Dodici partite e un gol (all’Emmen) in questo campionato, tre reti e quattro assist in undici gare nello scorso torneo. Ha iniziato a giocare da bambino nel Groningen e nel 2014 è stato preso dal Feyenoord. Ha debuttato a 17 anni in Coppa d’Olanda segnando al Gemert (4-0): era il 17 settembre del 2018. E sempre Giovanni Van Bronckhorst, l’allenatore che ha riportato nel 2017 il titolo a Rotterdam dopo diciotto anni, lo ha lanciato in Eredivisie il 9 dicembre del 2018: un gol e un assist contro l’Emmen (4-1 in trasferta).

IL MAESTRO KUYT - Ha un compito: mantenere le promesse. Kökçü è sbocciato nella squadra Primavera del Feyenoord, allenata da Dirk Kuyt, uno degli idoli più amati al De Kuip. Ha la creatività, la leggerezza e l’istinto di un trequartista moderno, pronto ad arretrare a volte di qualche metro per costruire la manovra e a lavorare da regista puro oppure da mezzala. A livello giovanile è stato seguito anche dal direttore tecnico Martin Van Geel. Quindici gol e sette assist nel campionato Under 19, prima di incrociare sulla sua strada Van Bronckhorst, Stam e Advocaat. Il suo nome è entrato nei piani dell’Arsenal, come ha scritto il Daily Mail. L’offerta è pronta: venti milioni di sterline.


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