Peglow, l’oro con il Brasile Under 17 e i paragoni con Coutinho

Trequartista oppure ala sinistra, classe 2002, tre gol al Mondiale baby: gioca nell’Internacional di Porto Alegre e ha firmato il suo primo contratto da professionista. Penale di 60 milioni di euro in caso di rescissione
Peglow, l’oro con il Brasile Under 17 e i paragoni con Coutinho
Stefano Chioffi
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ROMA - Anche l’Internacional, come il Palmeiras e il Cruzeiro, ha radici italiane: è nato in un piccolo scantinato di Porto Alegre, nel 1909, da un’idea di due fratelli che parlavano il dialetto lombardo dei loro genitori. Nella sua storia ha conquistato tre volte il “Brasileirão”, il titolo nazionale: l’ultimo, nel 1979, con Paulo Roberto Falcao, Jair, João Batista, Valdomiro e Mario Sergio. La squadra era allenata da Andrade e superò in finale il Vasco da Gama di Leão e Roberto Dinamite. João Peglow è la nuova mascotte dell’Internacional. Ha diciassette anni, è un trequartista che si adatta al ruolo di ala sinistra nel 4-3-3, viene paragonato a Coutinho e a Hazard. Dribbling, scatto, fantasia, tre gol al Mondiale Under 17 vinto dal Brasile, tornato campione dopo una lunga attesa: un trofeo che mancava dal 2003, da sedici anni, e che è stato riportato a casa da un ct, Guilherme Dalla Dea, ex insegnante di educazione fisica.

IL TRIDENTE - Peglow ha fatto la differenza con il centravanti Kaio Jorge del Santos e con Gabriel Veron, blindato dal Palmeiras con una clausola da cento milioni e premiato come migliore talento del torneo. Insieme hanno realizzato undici gol, cinque dei quali firmati da Kaio Jorge, vice-capocannoniere dietro l’olandese Sontje Hansen, gioiello dell’Ajax. Peglow ha ricevuto i complimenti dell’ex interista Ronaldo e di Cafu. Ha un contratto che scade nel 2022. Da gennaio si allenerà a tempo pieno con la prima squadra, guidata da Zé Ricardo, pronto a farlo esordire nel campionato statale di Rio Grande do Sul.

LA PENALE - L’Internacional ha inserito una penale di sessanta milioni in caso di rescissione: questo il prezzo per chi proverà a portarlo via. Peglow è un classico numero dieci che ha trovato la sua dimensione sulla fascia, aggirando il nodo tattico di un’epoca in cui gli allenatori rinunciano quasi tutti alla figura del trequartista classico. E’ nato a Porto Alegre il 7 gennaio del 2002, è alto un metro e 72, indossa la maglia dell’Internacional da quando aveva nove anni. Giocatore e anche tifoso. “Il mio idolo è Cristiano Ronaldo, lo considero la mia fonte di ispirazione. Come atleta è un esempio”, ha dichiarato in un’intervista a Globo Esporte. Il suo papà, Jorge, lo ha seguito in ogni tappa della sua carriera. Una curiosità: se fosse stato bocciato come calciatore, Peglow avrebbe provato a diventare un campione dello skateboard.


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