Sontje Hansen, l’orgoglio dell’Ajax

Ala sinistra, olandese, un’infanzia difficile, capocannoniere con sei gol al Mondiale Under 17: scatto e dribbling, è nato nel 2002, ricorda il romanista Justin Kluivert
Sontje Hansen, l’orgoglio dell’Ajax© Getty Images
Stefano Chioffi
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ROMA - Nel centro sportivo dell’Ajax lo hanno quasi adottato: dagli allenatori ai custodi dello “Sportpark De Toekmost”, dalle segretarie ai dirigenti del club, un po’ tutti lo hanno visto crescere nutrendo per lui un affetto speciale. Gli hanno fatto sentire sempre il calore di una famiglia allargata. Sontje Hansen è un’ala sinistra, ha segnato sei gol al Mondiale Under 17, è stato la perla dell’Olanda baby e ha vinto il titolo di capocannoniere, premiato al termine del torneo dall’ex interista Ronaldo. L’Ajax, che lo ha preso per mano da bambino, conosce fino in fondo il valore di questa faticosa consacrazione: ricorda i sacrifici di questo ragazzo, che la vita ha costretto a diventare adulto in anticipo. Tante curve, tante salite: la mamma single, Sonaida, che lavorava part-time per una compagnia assicurativa, il fratello maggiore Ricky, l’aiuto ricevuto dalla Fondazione Leergeld, che offre appoggio alle famiglie più in difficoltà. 

IL MONDIALE UNDER 17 - Sontje Hansen è arrivato al traguardo evitando tante trappole. Ha diciassette anni, ma una maturità che spinge l’Ajax e il tecnico Ten Hag a pensare che abbia gli anticorpi giusti per superare ogni esame. Sei gol al Mondiale Under 17 in Brasile, applausi e un contratto da professionista. E’ nato a Hoorn, 45 chilometri da Amsterdam, il 18 maggio del 2002. La mamma è originaria di Curaçao, isola caraibica. E’ alto un metro e 73: finte, strappi, accelerazioni. Parte da sinistra e taglia verso il centro, si è imposto nel 4-3-3 dell’Olanda, valorizzato dagli schemi del ct Peter Van der Leen, che ha chiuso il torneo al quarto posto.

LA FONDAZIONE LEERGELD - E’ uno dei baby d’oro dell’Ajax: Sontje Hansen e la mezzala Ryan Gravenberch, classe 2002, rappresentano le grandi promesse del club biancorosso, eliminato a sorpresa - dopo la sconfitta in casa contro il Valencia - nella fase a gironi di Champions. Hansen ricorda, per struttura fisica e caratteristiche, il romanista Justin Kluivert, altro talento allevato dall’Ajax. Ha la sensibilità di chi non dimentica il passato. E una parte dei primi soldi guadagnati li ha devoluti alla Fondazione Leergeld della Frisia Occidentale. Ha cominciato a giocare da bambino in un piccolo club dilettantistico, Hsv Sport 1889, guidato dal presidente Rob Van Drimmelen e dal tecnico Burret Olde. Nell’Ajax Under 19 è allenato da Johnny Heitinga: 14 gol e 14 assist in 46 partite. Ha lavorato anche con Gery Vink, Dave Vos e Frank Peereboom. Il direttore sportivo Marc Overmars e il tecnico Ten Hag lo aspettano presto in prima squadra.


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