Mateta, il Napoli chiama il Mainz

E’ un centravanti, ha 22 anni e ha segnato 16 gol in 41 partite di Bundesliga. Il suo idolo è Ibrahimovic: viene seguito dal ct Deschamps e punta alla convocazione per il Mondiale del 2022 in Qatar. Ha un contratto fino al 2023 e il club di De Laurentiis ha offerto 20 milioni più il cartellino di Younes.
Mateta, il Napoli chiama il Mainz
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Il Napoli studia la strada giusta, lavora all’affare e cerca di ottenere almeno un’opzione per la prossima estate, mentre il Mainz ragiona sul prezzo e insiste per rinviare la trattativa a giugno, provando a creare le basi per un’asta. Sommando giudizi e potenzialità, oltre alla stima mai nascosta del ct Didier Deschamps, che ha appena rinnovato il contratto per altri tre anni, a Jean-Philippe Mateta viene riconosciuta una significativa cifra di valori (potenza, buona tecnica, colpo di testa, protezione del pallone, età, scatto, margini di evoluzione, media-gol) e la concreta possibilità di diventare il centravanti della nazionale francese al Mondiale del 2022 in Qatar. Ha un idolo, Zlatan Ibrahimovic, di cui ha parlato spesso con ammirazione nelle sue interviste. Ha 22 anni, è alto un metro e 92, è stato acquistato dal Mainz nell’estate del 2018 e in Bundesliga ha segnato sedici gol in quarantuno partite. Era costato otto milioni, ora la valutazione sfiora i quaranta, come emerge dalla rigidità del Mainz e del direttore sportivo Rouven Schröder.

L’OSTACOLO - Il Napoli vuole trovare l’accordo in anticipo ed è disposto ad aspettare anche sei mesi per portarlo in Italia. Ma è un’operazione complessa, la prima proposta è stata bocciata: venti milioni più il cartellino di Younes. Il Mainz l’ha giudicata inadeguata, così ha rivelato L’Equipe: una posizione di forza garantita da un bilancio in equilibrio e da un contratto che scade nel 2023. Ha origini congolesi, Mateta, ma è nato a Clamart, in Francia, il 28 giugno del 1997. E’ tornato in campo alla metà di dicembre dopo aver saltato la fase iniziale della stagione per una lesione al menisco, segnando due gol (al Werder Brema e al Friburgo) in cinque partite. Il suo recupero è considerato fondamentale anche da Sylvain Ripoll, il responsabile della nazionale Under 21. Il Mainz è quartultimo in classifica, il tecnico Achim Beierlorzer confida su Mateta per uscire dal tunnel. E questo è un altro dei motivi che hanno imposto al club di far scivolare i tempi della trattativa con il Napoli, che rimane comunque in pressing.

IL PERCORSO - Nel Mainz c’è anche lo svedese Quaison, in passato al Palermo. E ha saputo valorizzare diversi giocatori che hanno fruttato ricche cessioni: da Shinji Okazaki (campione in Inghilterra con il Leicester) ad André Schürrle, fino a Yunus Malli e Abdou Diallo, finito nel frattempo al Paris Saint Germain. Mateta è ambizioso, ambidestro, forte in elevazione, rapido, elegante, agile, nonostante gli 84 chili. Ibrahimovic è il suo modello. Ha cominciato la carriera nel Sevran, l’ha proseguita nel Deancy, nello Chateauroux e nel Calais.

IL NUMERO 9 - E’ il rimpianto dell’Olympique Lione, il primo grande club ad averne intuito le reali qualità: lo prese per cinque milioni nel 2016. Matrimonio breve, però: sei gol in Ligue 1 e la cessione in prestito al Le Havre, nella serie B francese, dove Mateta ha trovato un allenatore - Oswald Tanchot - che ha saputo esaltarne le potenzialità e consentirgli di segnare 17 reti con il 4-2-3-1, sfruttando gli assist di tre fantasisti come Ferhat, Fontaine e del capitano Bonnet. Mateta, maglia numero 9, è gestito dal procuratore Pierre-Heinr Bovis. Nello scorso campionato, in trentaquattro partite, ha realizzato quattordici gol: dal primo al Norimberga, alla doppietta al Fortuna Düsseldorf e alla tripletta al Friburgo. L’interesse del Napoli è concreto. Mateta aspetta l’ultima risposta del Mainz.


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