Saelemaekers, la carta in più del Milan

Esterno di centrocampo o terzino nel 4-4-2 di Pioli, 20 anni, quarto belga nella storia dei rossoneri: dal settore giovanile dell’Anderlecht all’esordio in Serie A contro il Verona.
Saelemaekers, la carta in più del Milan© LAPRESSE
Stefano Chioffi
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ROMA - Ha preso un taxi e ha raggiunto l’aeroporto di Bruxelles, aveva già in tasca il biglietto per Linate, aspettava solo che il Milan definisse gli ultimi dettagli del passaggio di Suso al Siviglia. Tra prestito e obbligo di riscatto, Alexis Saelemaekers è costato sette milioni al club controllato da Paul Singer e dalla sua Elliott Management Corporation: ha vent’anni, è il quarto belga nella storia del Milan, il più famoso è stato il terzino Eric Gerets, preso nel 1983 dal presidente Giussy Farina e considerato uno dei leader della nazionale del ct Guy Thys che nel 1980 sfiorò la conquista dell’Europeo, perdendo la finale con la Germania Ovest di Hansi Müller, Bernd Schuster, Karl-Heinz Rummenigge e Horst Hrubesch. Il primo, invece, risale addirittura al 1910: si chiamava Louis Von Hege e il Milano lo aveva ingaggiato dal Royal Union Saint-Gilloise. Un belga, in maglia rossonera, mancava dal 2000: solo una presenza in A per Drazen Brncic, un mediano che però sarebbe entrato qualche mese più tardi nell’operazione legata all’arrivo di Andrea Pirlo dall’Inter, in un gioco di incastri legato a un ambiente del calcio che cominciava a scoprire la fonte delle plusvalenze.

LE SOLUZIONI - Saelemaekers è un centrocampista di fascia destra: non è un’ala pura, pochi ricami e tanta sostanza sulla fascia, corsa ed equilibrio, è in grado di adattarsi anche al ruolo di difensore esterno, sfruttando la sua abilità nella lettura di ogni situazione a livello tattico. La sua specialità sono i cross, si ispira a Thomas Meunier, terzino belga del Paris Saint Germain. Il Milan lo studiava da quasi un anno, è stato scelto da Zvonimir Boban: Alexis Saelemaekers è cresciuto nell’Anderlecht, è nato a Berchen-Sainte-Agathe il 27 giugno del 1999, è alto un metro e 80, ha debuttato subito in serie A giocando tredici minuti contro il Verona (1-1). Pioli lo considera la prima alternativa a Samu Castillejo, rispolverato dal tecnico dopo l’arrivo di Ibrahimovic e la decisione di passare al 4-4-2, e una valida soluzione come vice di Calabria.

DUE GOL - Saelemaekers è uno dei talenti del Belgio Under 21, guidato da Johan Walem, ex play dell’Udinese e del Torino. Si è fatto apprezzare dal Milan nonostante la deludente stagione dell’Anderlecht, ottavo in classifica e impegnato in una complicata ricostruzione, affidata prima a Vincent Kompany, scelto come allenatore-giocatore in coppia con Simon Davies, e poi a Frank Vercauteren, con l’ex City riportato a tempo pieno al centro della difesa. Sedici presenze, due gol (allo Standard Liegi e al Cercle Bruges) e due assist nella Jupiler Pro League, cominciata un po’ ai margini con Kompany, anche a causa di un problema muscolare. Ma il feeling con Vercauteren, che alla fine di gennaio ha scommesso sul riscatto dell'ex juventino Marko Pjaca (arrivato in prestito), è scattato in modo più naturale. L’ambizione non gli manca e nel Milan ha già trovato il suo nuovo maestro: Ibrahimovic.


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