Matias Viña, prima la finale di Libertadores e poi la maglia del Milan

Domani sera a Rio de Janeiro la sfida tra il Santos e il Palmeiras, dove gioca il terzino sinistro che piace al club rossonero: 23 anni, uruguaiano, titolare nella nazionale di Tabarez, sogna la Champions del Sudamerica e la Serie A
Matias Viña, prima la finale di Libertadores e poi la maglia del Milan
Stefano Chioffi
4 min

Cancelli chiusi, niente deroghe, vietata la vendita dei biglietti. In un Maracanà vuoto, a causa delle misure governative anti-Covid, il Palmeiras e il Santos si affronteranno domani sera (ore 21) a Rio de Janeiro nella finale della Coppa Libertadores. Un derby brasiliano per assegnare la Champions League del Sudamerica: evento quasi unico, terza volta in sessantuno edizioni del torneo. Non capitava dal 2006, quando l’Internacional di Porto Alegre superò il San Paolo. Il Palmeiras ha conquistato l'unica Libertadores nel 1999, l’allenatore era Felipe Scolari. Il Santos ne ha alzate tre (come il Gremio e il San Paolo): due trionfi furono firmati da Pelé. Non festeggia dal 2011, trascinato da Neymar, decisivo con lo juventino Danilo nella sfida di ritorno con il Peñarol (2-1) Chi alzerà la Coppa, andrà poi a giocarsi il 7 febbraio in Qatar la semifinale del Mondiale per club contro il Tigres o l’Ulsain Hyundai, mentre nell’altra partita il Bayern Monaco si troverà davanti l’Al Duhail o l’Al Alhy. Il Palmeiras è allenato dal portoghese Abel Ferreira e ha appena eliminato il River Plate. Il Santos è arrivato a Rio dopo aver battuto il Boca Juniors ed è guidato da Cuca, ex allenatore del Verdão, con il quale dominò il campionato brasiliano nel 2016.

Una Coppa Libertadores che si porta dietro anche qualche riferimento con il calcio italiano. Il primo è di mercato: il Milan seguirà con attenzione la prova di Matias Viña, 23 anni, terzino sinistro del Palmeiras e dell’Uruguay, uno dei nuovi giovani lanciati dal ct Tabarez. Il club rossobero spinge per portarlo subito in Italia, il Palmeiras spera di poterlo trattenere fino a giugno. Nei progetti di Maldini, Viña dovrebbe diventare l’alternativa di Theo Hernandez: un metro e 80, scuola Nacional di Montevideo, 9 presenze nella “Celeste”. Mancino naturale, un metro e 80, in Sudamerica è molto apprezzato: 87 partite da professionista, 7 gol e 13 assist. Il Milan è il grande desiderio di Viña, che ha un contratto fino al 31 dicembre 2024 e dispone anche del passaporto italiano.

Non solo mercato, però. A Rio non mancherà anche un po’ di vecchia Serie A: nel Palmeiras giocano gli ex milanisti Luiz Adriano (cinque gol in Libertadores) e Gustavo Gomez, mentre andranno in panchina Felipe Melo (Fiorentina, Juve, Inter) ed Empereur (arrivato a novembre in prestito dal Verona). Oltre a Viña, nel Palmeiras spiccano altri due talenti: il mediano-regista Gabriel Menino (classe 2000) e la mezzala Danilo (2001). Il Santos, invece, punterà sul 4-2-3-1 per sfruttare la fantasia di Marinho (30 anni, 16 gol nel Brasileirão e 4 in Libertadores) e del venezuelano Yeferson Soteldo (23 anni, a segno nella semifinale con il Boca Juniors). Ma la grande attrazione sarà rappresentata dal centravanti Kaio Jorge, diciannove anni compiuti il 24 gennaio, corteggiato anche dalla Juve e dall’Inter. Maglia numero 9, Kaio Jorge ha realizzato quattro gol in campionato e cinque in Libertadores. Quella di domani sarà l’ultima partita di Lucas Verissimo con il Santos: il difensore centrale, classe 1995, volerà il 31 gennaio a Lisbona per firmare con il Benfica.


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