Maignan, la carta del Milan se Donnarumma non rinnova

Ha 25 anni, è francese e può vincere la Ligue 1 con il Lille. Ha il contratto in scadenza nel 2022 e non vuole rinnovarlo: aspetta le mosse di Maldini
Maignan, la carta del Milan se Donnarumma non rinnova© Getty Images
Stefano Chioffi
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Mike Maignan è la carta di riserva che continua a tenersi in tasca il Milan, preoccupato dai problemi emersi nella trattativa per il rinnovo di Donnarumma. Maldini aspetta una risposta dal portiere della Nazionale e da Raiola: un silenzio che preoccupa e genera sospetti, con la Juve già entrata in azione, ma che non ha provocato strappi. Otto milioni netti a stagione: ecco l’offerta presentata dai dirigenti rossoneri. Maignan ha capito che può diventare l’erede di Donnarumma e ha interrotto il dialogo con il Lille per il nuovo contratto, in scadenza nel 2022: la sua storia si incrocia con quella di Gigio e la strategia è di garantirsi una via d’uscita dal club francese - a prezzi ragionevoli - nel caso in cui Maldini dovesse decidere di portarlo in Italia. Il Lille ha sempre ceduto a prezzi da record i suoi talenti: ha lasciato andare Pepé all’Arsenal in cambio di ottanta milioni nel 2019 e ne ha incassati settanta dal Napoli nella scorsa estate per Osimhen. Così come ha già annunciato che chiederà la luna per rinunciare all’olandese Botman, difensore centrale olandese, classe 2000, mancino. Maignan, però, ha il potere di indirizzare anche il suo costo: già, perché tra un anno potrebbe svincolarsi ed è un rischio che il Lille - in lotta per la conquista della Ligue 1 - non vuole correre.

18 GARE SENZA SUBIRE GOL - Maignan è il migliore portiere del campionato francese, in base ai voti ricevuti dai giornali in 34 giornate, dopo Keylor Navas del Paris Saint Germain. E’ uno dei segreti del primo posto in classifica della squadra di Galtier. Piace anche al Tottenham e il suo procuratore è Geoffrey Moncada. Ha 25 anni, ha subito solo ventidue gol e ha chiuso da imbattuto diciotto partite. E’ alto un metro e 91, è nato il 3 luglio del 1995 a Cayenne, nella Guyana francese, ma si è trasferito presto con la famiglia alla periferia di Parigi, a Villiers-le-Bel. Sognava di diventare un centrocampista alla Gerrard, il suo idolo nel periodo dell’infanzia, però è stato presto spostato tra i pali. Intuizione avuta da Romain Damiano, uno dei tecnici conosciuti nel settore giovanile del Psg, dove è rimasto fino al 2015, quando il Lille lo ha preso per un milione.

I TIRI DI IBRAHIMOVIC - A Parigi si sentiva chiuso: era il terzo o il quarto della lista, anche se si allenava a tempo pieno con i campioni dello sceicco del Qatar. Si fermava sul campo, ogni giorno, per provare a parare i tiri di Ibrahimovic. Erano scintille, perché lo svedese lo pungeva e lui rispondeva. Una scuola preziosa per Maignan. Sfrontato, coraggioso, sicuro nelle uscite. Spigliato quando deve usare i piedi. Presa plastica e tuffi, merito anche di una pallina di gomma - come ha raccontato in diverse interviste - che aveva trovato da bambino in una confezione-regalo di Mc Donald’s: una sorta di amuleto che lo ha avvicinato al ruolo e al calcio, perché da piccolo il suo primo amore era stato il basket. E’ alla quarta stagione da titolare nel Lille. Ha fatto parte della Francia Under 21. E il 7 ottobre del 2020, contro l’Ucraina (7-1), il ct Deschamps l’ha fatto esordire nella nazionale maggiore al posto di Mandanda, schierandolo nel secondo tempo.


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