Palavecino, il cugino di Lamela esalta il River Plate

Ha 24 anni, giocava in Colombia nel Deportivo Cali ed è stato acquistato a febbraio dal club di Buenos Aires per due milioni e mezzo di euro. Trequartista o mezzala, passaporto argentino, ha segnato nel suo primo derby contro il Boca Juniors allo stadio della Bombonera
Palavecino, il cugino di Lamela esalta il River Plate© Getty Images
Stefano Chioffi
4 min

Gioca con la maglia numero 8, è il cugino di Erik Lamela, arriva spesso al campo in compagnia del suo cane Leon e il River Plate lo ha pagato due milioni e mezzo di euro: soldi che dovranno essere versati al Deportivo Cali in tre rate. Agustin Palavecino è uno dei nuovi personaggi del campionato argentino. E il 14 marzo, dopo il suo primo derby con il Boca Juniors di Carlitos Tevez, ha ricevuto sui social una valanga di messaggi dai tifosi dei Millonarios: ha segnato all’esordio con un colpo di testa, ha firmato il gol della rimonta (1-1) allo stadio della Bombonera, è stato votato come il migliore del River e ha dato ragione a Marcelo Gallardo, l’allenatore che aveva fatto pressioni sul presidente Rodolfo D’Onofrio per portarlo al Monumental.

IL PROFILO - Trequartista oppure mezzala: passaggio filtrante, visione di gioco, tiro da fuori area, dribbling, lancio, ma anche corsa e tackle. Palavecino è stato acquistato dal River Plate il 12 febbraio dopo un lungo braccio di ferro con il Deportivo Cali. Era emigrato in Colombia perché in Argentina nessuno gli aveva concesso la grande occasione. Colpa anche di una serie di infortuni che lo avevano spinto, in passato, a riflettere sulla possibilità di lasciare il calcio. Gli ostacoli non sono mancati, ma dal 2018 il vento è cambiato: si è imposto nel Platense, conquistando la promozione, e qualche mese dopo - nel febbraio del 2019 - il Deportivo Cali, seguendo i consigli di Lucas Pusineri, lo ha preso per seicentomila euro. E in Colombia ha regalato spettacolo: diciassette gol e dodici assist in sessantaquattro partite.

LA SCALATA - Il suo procuratore è Matias Sabbag. Con il River Plate ha firmato un contratto fino al 31 dicembre del 2024. E’ arrivato allo strappo con il Deportivo Cali per sbloccare la trattativa: ha litigato con il presidente Marco Caicedo e con l’allenatore Alfredo Arias per favorire il pressing del River. Il 29 gennaio, nella fase cruciale della trattativa, non aveva giocato con l’Envigado. Ma quattro giorni dopo, contro il Boyacá Chicó, Palavecino era sceso in campo e aveva segnato il gol della vittoria (1-0), senza festeggiare e coprendosi le orecchie con le mani. E così, il 12 febbraio, è sbarcato a Buenos Aires e ha svolto subito le visite mediche nel centro sportivo Rossi. Gallardo lo aveva scoperto il 12 settembre del 2018, in occasione della gara che il River Plate aveva vinto per 2-0 sul Platense nella “Copa Argentina”. Da allora ha cominciato a seguirlo e a studiarlo.

IL CUGINO DI ERIK - Agustin Palavecino è sempre stato un tifoso del River Plate. E’ nato a Florida il 9 novembre 1996. E’ fidanzato con Estefania Steinmeie. Sua madre e quella di Lamela sono sorelle. E’ alto un metro e 79. Gallardo lo utilizza nel ruolo di mezzala sinistra. Da bambino era entrato nel vivaio del Platense, ma gli infortuni lo avevano tormentato: solo dieci partite in quattro anni. “A volte ho pensato di buttare via tutto", ha raccontato in passato. Suo cugino Erik Lamela, ex Roma, dal 2013 al Tottenham, è il primo consigliere. Nel Platense, a livello professionistico, ha esordito l'11 marzo del 2015, in occasione del pareggio (0-0) con il Barracas Central, entrando al 39' del primo tempo al posto di Jonathan Bustos. "È un giocatore moderno, ogni tecnico vorrebbe averlo nel suo gruppo. Agustin non ha solo una tecnica brillante, tipica dei numeri dieci, ma rispetto a tanti calciatori di talento è anche generoso, è quello che corre di più”, ha detto il suo ex allenatore, Alfredo Arias, a TyC Sports. Palavecino ha sostituito, nel 4-3-3 di Gallardo, Ignacio Fernández, che si è trasferito all’Atletico Mineiro.


© RIPRODUZIONE RISERVATA