Pedro Gonçalves e la festa dello Sporting Lisbona, campione dopo 19 anni

Attaccante esterno, nato nel 1998, ha una clausola da 51,7 milioni e ha segnato 20 gol: è stato il capocannoniere della squadra allenata da Ruben Amorim, 36 anni, che ha perso sabato scorso l’unica partita (4-2 con il Benfica) dopo una settimana di celebrazioni per la conquista della Primeira Liga. In evidenza anche l’ex interista João Mario
Pedro Gonçalves e la festa dello Sporting Lisbona, campione dopo 19 anni© EPA
Stefano Chioffi
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Sembrava fuori concorso, ai margini della lotta per il titolo. Lo Sporting Lisbona, in estate, era considerato la terza forza del campionato, distante dal Porto e dal Benfica, dopo quattro anni di cessioni per sistemare i conti e ritrovare con fatica un equilibrio a livello di bilancio: da Rui Patricio a William Carvalho, da Gelson Martins a Wendel, da Slimani a Bruno Fernandes, pagato 55 milioni dal Manchester United. E invece lo Sporting - che sogna di riabbracciare Cristiano Ronaldo (ipotesi già esclusa dal manager Jorge Mendes) - ha ribaltato il pronostico e ha dimostrato che nel calcio non contano solo i nomi delle figurine. E’ riuscito a vincere la Primeira Liga dopo diciannove anni, sfruttando la qualità del suo settore giovanile (come nel caso di Nuno Mendes, terzino sinistro, classe 2002, entrato nei piani del Napoli) e qualche prestito di ottimo valore (come il terzino destro Pedro Porro, spagnolo, ventuno anni, di proprietà del Manchester City e già convocato in nazionale dal ct Luis Enrique). Con un allenatore giovanissimo, Ruben Amorim, nato nel 1985, ha fatto ombra al Porto di Sergio Conceição e al Benfica di Jorge Jesus, tornato a casa dopo aver conquistato la Coppa Libertadores con il Flamengo.

Sporting Lisbona, 82 punti

Lo Sporting ha tagliato il traguardo. Campione del Portogallo con due giornate di anticipo: 82 punti in 33 partite, 25 vittorie, 7 pareggi, 59 gol realizzati e solo 16 subiti. L’unica sconfitta è arrivata sabato, sul campo del Benfica (4-2), ma quando tutti avevano già la pancia piena per la conquista del titolo. Ruben Amorim ha costruito la squadra con il 3-4-3. In porta Adan, una breve avventura nel Cagliari di Cellino (due presenze nel 2013-14). L’uruguaiano Coates al centro della difesa, ai suoi lati Feddal (ex Parma, Siena, Palermo) e Gonçalo Inacio. Porro e Nuno Mendes sulle fasce, a centrocampo. João Mario, scartato dall’Inter, n regia. Nel ruolo di mediano, invece, si è messo in luce Palhinha. Spettacolo in attacco con il centravanti Paulinho e due ali esuberanti come Pedro Gonçalves e Nuno Santos.

La clausola

Sontuoso il girone di ritorno: undici vittorie e quattro pareggi. E in estate non mancheranno le offerte. Oltre a Nuno Mendes, migliore terzino sinistro del campionato portoghese, le big d’Europa hanno cominciato a informarsi su Pedro Gonçalves, venti gol e quattro assist. Ha ventidue anni, è portoghese, il ct Fernando Santos lo ha convocato per l’Europeo. Ha iniziato la carriera nel ruolo di trequartista, ma ha trovato la sua dimensione sulla fascia destra. Dribbling, blitz in area, velocità, un metro e 73. Ha un contratto fino al 2025, il suo procuratore è Jorge Pires. E’ nato a Chaves il 28 giugno del 1998. E’ cresciuto nel Braga, il club che ha un rapporto preferenziale con Jorge Mendes. Ha vissuto un’esperienza nel Wolverhampton B, è tornato in patria, si è imposto nel Famalicão e nella scorsa estate è stato acquistato dallo Sporting Lisbona per sei milioni e mezzo. Un affare: il presidente Federico Varandas si è messo al sicuro grazie a una clausola da 51,7 milioni di euro. Anche se ora nessuno, negli uffici del club, pensa al mercato e ha solo voglia di fare festa per il diciottesimo titolo. L’ultimo lampo risaliva al 2002: la squadra era allenata dal romeno Laszlo Boloni e fu trascinata dai 42 gol di Mario Jardel.


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