Il ct Tite ha un contratto che scade il 31 dicembre: il rinnovo dipenderà dal bilancio del Mondiale in Qatar. Il Brasile “pentacampeão” gli chiede la sesta gemma dopo quelle firmate in panchina da Vicente Feola, Aymoré Moreira, Mario Zagallo, Carlos Alberto Parreira e Felipe Scolari. Adenor Leonardo Bacchi, in arte Tite, guida la Seleçao dal 2016, ha vinto la Coppa America nel 2019 e la sua famiglia ha origini italiane: i genitori erano di Viadana, provincia di Mantova. Ha una laurea in scienze motorie, l’ha conseguita presso l'Università Cattolica Pontificia di Campinas e viene chiamato “o professor”.
LE SCELTE DI TITE - Nel sorteggio del Mondiale in Qatar, il Brasile è stato inserito nel gruppo G con la Serbia di Milinkovic, la Svizzera e il Camerun. La lista dei convocati è quasi pronta. Restano pochi dubbi, come è emerso anche dai giocatori che il ct ha chiamato per le due amichevoli con la Corea del Sud a Seul il 2 giugno e con il Giappone a Tokyo il 6. Portieri: Alisson (Liverpool), Ederson (Manchester City) e Weverton (Palmeiras). Difensori: Eder Militão (Real Madrid), Gabriel Magalhães (Arsenal), Marquinhos (Paris Saint-Germain), Thiago Silva (Chelsea) e Léo Ortiz (Bragantino), Daniel Alves (Barcellona), Danilo (Juventus), Alex Sandro (Juventus), Alex Telles (Manchester United), Guilherme Arana (Atletico Mineiro). Centrocampisti: Bruno Guimarães (Newcastle), Casemiro (Real Madrid), Danilo (Palmeiras), Fabinho (Liverpool), Fred (Manchester United), Lucas Paquetá (Lione), Philippe Coutinho (Aston Villa). Attaccanti: Gabriel Jesus (Manchester City), Gabriel Martinelli (Arsenal), Matheus Cunha (Atletico Madrid), Neymar (Paris Saint-Germain), Raphinha (Leeds), Richarlison (Everton), Rodrygo e Vinicius Júnior (Real Madrid).
DIETRO A THIAGO SILVA - La sorpresa è arrivata tra i difensori centrali. Léo Ortiz è un’altra delle soluzioni studiate da Tite: l’alternativa a Thiago Silva e a Marquinhos. Gioca nel Bragantino, è la terza volta che viene chiamato nella Seleçao. Ha ventisei anni, è nato il 3 gennaio del 1996 a Porto Alegre, nello Stato del Rio Grande do Sul. Marcatura rigida, concentrazione, tanta sostanza, forza atletica, colpo di testa, un metro e 85. E’ un destro naturale, costa sette milioni, ha un contratto fino al 2026. Ha cominciato la carriera nell’Internacional. L’ha proseguita nello Sport Recife. E nel 2019 ha firmato per il Bragantino, club controllato dalla Red Bull come il Lipsia e il Salisburgo. Suo padre, Luís Fernando Ortiz, è stato campione del mondo nel futsal: era una delle stelle del Brasile nel 1992.