La casa dei giovani del Barcellona è la “Masia”, mentre quella del Real Madrid si chiama la “Fábrica”. Ma in Spagna c’è anche un altro settore giovanile che si è meritato, negli ultimi trent’anni, una sorta di bollino speciale per la sua qualità: la “Zubieta” è il villaggio dove crescono i talenti della Real Sociedad, il club basco - di San Sebastián - che ha lanciato giocatori del calibro di Xabi Alonso (ex Liverpool, Real Madrid e Bayern, ora allenatore del Bayer Leverkusen) e Mikel Oyarzabal, costretto a saltare il Mondiale per un infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro, capitano dei los “txuri-urdin” (biancoblù) e idolo dei tifosi allo stadio Anoeta.
LA STORIA - Nella Real Sociedad, terza in Liga e allenata da Imanol Alguacil, c’è un centrocampista che ha catturato l’attenzione: Robert Navarro, vent’anni, pilastro della Spagna Under 21 (tre presenze e tre gol), può diventare uno dei pezzi pregiati del mercato estivo. Ha una storia curiosa. E’ nato a Barcellona il 12 aprile del 2002, ha iniziato a giocare nel Tajonar, la cantera dell’Osasuna. A dodici anni è stato scoperto dai dirigenti blaugrana e ha varcato il cancello della “Masia”. Nel 2018 ha preso l’aereo e ha firmato per il Monaco, pronto a garantirgli il primo contratto da professionista. Destro naturale, mezzala o trequartista, un metro e 78. Nel Principato, però, si è fermato dieci mesi. E nel 2019 ha deciso di tornare in Spagna: la Real Sociedad ha investito sei milioni sul suo cartellino. Sei gol e due assist con il club basco.
LA CLAUSOLA - Contratto fino al 2027, lo ha rinnovato nella scorsa estate, appena terminato il ritiro. In questa stagione è salito in cattedra: quattro reti in Coppa del Re, due in Europa League. Per questa ragione è stato soprannominato “el talismán” dal giornale Sport. Tra i suoi estimatori c’è anche David Silva, che ha deciso di chiudere la carriera nella Real Sociedad dopo la collezione di trofei con il Manchester City. Robert Navarro ha trovato a San Sebastián l’ambiente ideale. Ha una clausola da cinquantasei milioni. Zero rimpianti per il Barcellona: lasciò la “Masia” quando il presidente era Josep Maria Bartomeu. Nello stesso periodo andarono via anche Xavi Simons e Sergio Gomez: adesso il primo gioca nel Psv Eindhoven (ma il Paris Saint Germain può riscattarlo a fine stagione) e il secondo nel Manchester City.