Ha un idolo: Dries Mertens. Può diventare la nuova attrazione del Belgio. Julien Duranville è un’altra delle intuizioni del Borussia Dortmund, abituato a investire sui giovani e a realizzare splendide plusvalenze: da Haaland a Pulisic, da Sancho a Bellingham, da Akanji a Dembélé. Comprare, valorizzare e rivendere: tre passaggi fondamentali per il club tedesco, che in estate - dopo la finale di Champions persa contro il Real Madrid - si è separato dal tecnico Terzic e ha deciso di puntare su Sahin. Duranville ha diciotto anni, è un’ala destra, in questa stagione si è presentato segnando subito un gol in Coppa di Germania contro il Phönix Lübeck. Scuola Anderlecht, un metro e 73, dribbling e fantasia: esterno da 4-3-3 e 3-4-3. Il Borussia Dortmund l’ha acquistato all’inizio di gennaio del 2023. Un affare da otto milioni e mezzo.
LA STORIA - Papà belga e mamma congolese. Duranville è nato a Uccle il 5 maggio del 2006. Il ct Domenico Tedesco l’ha inserito nella lista dei convocati in vista degli appuntamenti in Nations League contro Israele (6 settembre) e Francia (lunedì 9). Un baby prodigio: il 22 maggio del 2022 aveva esordito con l’Anderlecht durante i playoff della Jupiler League (1-1 con il Bruges). Era stato lanciato da Vincent Kompany, che è diventato a luglio il nuovo tecnico del Bayern Monaco. Ha segnato un gol al Leuven. È stato allenato anche dall’italo-belga Felice Mazzù.
“THE GUARDIAN” - Con il Borussia ha firmato un contratto fino al 2026: è prevista un’opzione in favore della società tedesca per estenderlo di altri due anni. “The Guardian” l’ha inserito nella lista dei under 18 più promettenti a livello mondiale. Cambi di marcia e di direzione, colpi eleganti, agilità: cerca la stagione della svolta. Sahin lo ha inserito a tempo pieno nella prima squadra. L’anno passato il belga aveva giocato solo dieci minuti in Bundesliga: due presenze lampo contro l’Hoffenheim e il Bayer Leverkusen. Era stato frenato da un doppio infortunio muscolare. Si era fatto notare soprattutto con il Borussia Under 19, allenato da Mike Tullberg. Era il gioiello del gruppo insieme con il centravanti Paris Brunner, classe 2006, un metro e 86, che ora il direttore sportivo Sebastian Kehl ha ceduto in prestito al Cercle Bruges.