Cori e affetto: la gente del Nuevo Gasómetro, lo stadio del San Lorenzo, si è legata a Elián Irala, vent’anni, batterie infinite, un pony-express che copre ogni zona del campo. Mediano-regista, un metro e 76, governa il gioco e cattura palloni. Maglia numero 17, destro, una storia cominciata su un campo in terra battuta a Castelar, provincia di Buenos Aires, dove è nato il 6 luglio del 2004. Tredici partite e due gol (al Talleres e al Platense) in Superliga. Otto presenze in Coppa Libertadores. È uno degli intoccabili del tecnico Leandro Romagnoli, ex trequartista del San Lorenzo, un monumento per i tifosi che frequentano il Nuevo Gasómetro: 43 anni, due campionati vinti da calciatore con il club rossoblù, 369 partite e 34 gol.
SETTORE GIOVANILE - Tra i suoi compagni c’è anche Iker Muniain, che ha deciso di chiudere la carriera in Argentina dopo una vita nell’Athletic Bilbao. Irala ricorda un po’ Lucas Torreira. Ha un contratto fino al 31 dicembre del 2027. Può giocare in un centrocampo a tre e a quattro. Usa soprattutto il piede destro. Ha caratteristiche difensive, ma indirizza anche la manovra. È cresciuto nel vivaio del San Lorenzo, che ha la sua casa nel quartiere Boedo, a Buenos Aires. Bravo in fase di anticipo. Tackle robusti, ma grande correttezza: in campionato ha ricevuto solo un cartellino giallo. Romagnoli l’ha utilizzato nell’ultima partita, pareggiata 0-0 con il Defensa y Justicia, accanto a Santiago Sosa, diciannove anni, un altro patrimonio del vivaio rossoblù.