Italia-Polonia, la vigilia di Mancini: «Emozionato». Chiellini: «Io solo uno dei capitani»

Il ct pronto all'esordio ufficiale: «Speciale farlo a Bologna dove a 16 anni debuttai  da calciatore». Il centrale della Juventus: «Non scordiamoci De Rossi e Buffon»
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BOLOGNA - Pochi dubbi per Roberto Mancini alla vigilia della sfida conro la Polonia, in programma al 'Dall'Ara' di Bologna e valida come prima giornata della Nations League: «Ho già deciso la formazione, ma mi sembra giusto comunicarla prima ai giocatori - ha detto il ct azzurro, al debutto in una gara ufficiale e pronto a tornare nella sua nuova veste nello stadio che lo vie esordire anche da calciatore -. Quando ho esordito ero molto emozionato, avevo 16 anni ed era difficile debuttare a quell'età, ma anche domani sarà la prima partita ufficiale con la Nazionale a Bologna e per me sarà un'emozione speciale».

Il "Mancio" parla poi della condizione della sua Italia: «Criscito sta un po' meglio, viene da un problema che ha avuto un mese fa, ma sta abbastanza bene fisicamente. Mi preoccupa chi ha giocato meno in questo inizio di stagione anche se dopo tre giornate può starci. Qualcuno che ha giocato poco nel club giocherà domani, però poi faremo le valutazioni nel corso della partita».

PASTA DI CAPITANO - Insieme a Mancini in conferenza si è presentato Gorgio Chiellini, che indosserà al braccio la fascia ereditata da Gigi Buffon«Mi sento uno dei capitani di questa squadra - ha detto il difensore della Juventus -, perché ci sono anche Daniele De Rossi che può dare il suo contributo quando occorrerà e Gigione (Buffon, ndr) che è ancora in attività. Spero di dare una mano a questa Nazionale dentro e fuori. Ci sono tanti giocatori bravi, tanti giovani che magari posso aiutare con un po' della mia esperienza e dell'abitudine di giocare a certi livelli. Ho trovato tanto entusiasmo e tanto talento, non è vero che manca. Bisogna crescere e bisogna farlo il più in fretta possibile».

Il centrale juventino parla poi della coppia che è tornato a formare con Bonucci, sia in bianconero che in azzurro: «Il ritorno di Bonucci alla Juve? Sono contento come amico, alla fine siamo tanti giocatori bravi. Sono contento perché con lui ho condiviso tanti anni insieme ed è normale che giocarci tutti i giorni fa piacere. Con Leonardo da tanti anni viviamo in simbiosi, nel club e nella Nazionale: speriamo che finché non smetto io sarà così».

(in collaborazione con Italpress)


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