Spalletti applaude l'Italia ma avvisa: "Contro Belgio e Francia sarà dura"

Il ct azzurro soddisfatto dopo il successo della Nazionale contro Israele a Udine (4-1) nel match di Nations League: cos'ha detto
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UDINE - È un Luciano Spalletti decisamente soddisfatto quello che si presenta davanti ai cronisti dopo il convincente successo (4-1) della sua Italia contro Israele a Udine nel match valido per la quarta giornata del Gruppo 2 della Lega A di Nations League, con cui la Nazionale mantiene la vetta della classifica a +1 sulla Francia (vittoriosa 2-1 nell'altra sfida del girone sul campo del Belgio, che ora è invece a -6 dagli azzurri).

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Spalletti promuove l'Italia dopo il 4-1 a Israele

"Secondo me siamo andati un po' a sprazzi, perché non abbiamo concretizzato quello che avevamo creato in maniera clamorosa - ha detto il ct azzurro ai microfoni della 'Rai' -, anche se arrivare davanti al portiere così tante volte contro una squadra chiusa non era facile. Siamo stati comunque squadra anche oggi senza concedere praticamente niente. Chi è entrato lo ha fatto bene, potevamo segnare di più ma va bene così. Il gol incassato? Ci sono anche gli avversari". Spalletti non si culla sugli allori però, convinto che la qualificazione ai quarti (passano le prime due) sia ancora da conquistare: "A novembre avremo due partite tostissime contro Belgio (in trasferta, ndr) e Francia. Dobbiamo fare ancora punti".

Spalletti: "La leggerezza non deve diventare presunzione"

"Potevamo segnare di più ma non era facile arrivare così tante volte in porta, perché gli avversari sono stati bravi come atteggiamento di squadra - ha rimarcato nuovamente Spalletti poi in conferenza stampa -. Abbiamo trovato i temi di gioco giusti e fatto una grande partita". Il livello di attenzione però non va mai abbassato: "Non vorrei che la leggerezza diventi presunzione o superficialità - ha sottolineato il ct azzurro - , anche cercare il tocco in più per l'applauso consente agli avversari di risistemare la fase difensiva. e uno sta nella partita ed è serio allora dopo quella diventa leggerezza. La troppa qualità non deve sconfinare in presunzione".

Il ct azzurro su Fagioli: "Ecco perché l'ho cambiato con Ricci"

Così invece sul cambio in regia tra Fagioli e Ricci deciso all'intervallo: "Fagioli ha fatto una buona partita - ha affermato Spalletti -, ma ogni tanto trascina un po' la palla senza accorgersi della densità che ha intorno e ne ha persa una che lo ha messo in difficoltà. Da lì ha iniziato a sentire la pressione e non era più tranquillo, per quello l'ho tolto. Ricci? Ha fatto vedere ancora una volta di poter giocare tranquillamente in quel ruolo lì".

Spalletti: "Pochi con il piede di Dimarco, Tonali immenso"

Incalzato poi dalle domande dei giornalisti, Spalletti non lesina complimenti per alcuni singoli. Si parte da Dimarco: "Si possono fare elogi a tutti, perché tutti hanno fatto vedere giocate in velocità e di qualità. Tutti hanno fatto rincorse a perdifiato per ricomporre la fase difensiva, facendo vedere di essere disponibili. Dimarco? È dentro questo ragionamento di squadra, che vuol dire collettivo forte, poi quel piede lì ce l'hanno in pochi. Serve l'intuizione per capire quando è il momento di cambiare gioco ma anche il piede per farlo e lui ce l'ha". E poi il giudizio su Tonali, che era assente all'Europeo a causa della squalifica per scommesse: "È un giocatore fortissimo, immenso direi per quello che sta facendo. Ha fatto due rincorse al 90' con una frequenza di passo e una forza davvero incredibilmente. Quando accende la macchina va forte e quando la rimette in garage va forte comunque".


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