© EPAGDYNIA (POLONIA) - Immediata prova di forza della piccola grande Spagna del ct Albert Celades, che supera in scioltezza una tutt’altro che scarsa Macedonia e risponde, così, ai rivali designati del Portogallo, che nel tardo pomeriggio si erano temporaneamente presi la vetta del gruppo B superando per 2-0 la Serbia. Gara subito in discesa per la Rojita, che chiude il primo tempo sul 3-0 per, poi, prendere il largo nella ripresa, fino al 5-0 finale.
SUPERPOTENZA - Basta dare una sbirciata in panchina e scorgere i perplessi rincalzi Iñaki Williams, Oyarzabal e Dani Ceballos, che sarebbero indiscutibili titolari in tutte le altre selezioni pari età e pure in qualche Nazionale maggiore, per intuire il potenziale a disposizione di Celades, che nella sua formazione di partenza può vantare gente con alle spalle una notevole esperienza internazionale, ad iniziare dal colchonero Saul, per continuare con il merengue Marco Asensio, autore del 4-1 finale nella recente finale di Champions di Cardiff, per chiudere con capitan Gerard Deulofeu, giunto alla 33ª con la giovane Spagna. Normale, pertanto, che finiscano per pesare meno del dovuto le assenze dello sfortunato Yeray, alle prese con la ricaduta del tumore che lo aveva colpito lo scorso dicembre, e di Alex Grimaldo, messo fuori causa, proprio all’ultimo, da un problema muscolare. Blagoja Milevski, che nella fase di qualificazioni ha fatto fuori la Francia di Coman, Tolisso e Rabiot, risponde con una squadra ordinata, in cui si fa notare il gioiellino Babunski, che dopo essersi svezzato nella cantera del Barça ed essere, poi, passato alla Stella Rossa, dallo scorso inverno milita nel Yokohama Mariners.
SENZA STORIA - Nonostante la buona partenza della sbarazzina Macedonia, basta poco alla Spagna per passare, dopo neppure dieci minuti, con Saul, che s’inventa una spettacolare rovesciata su centro dalla sinistra di Gayà. Victor Angelov avrebbe la palla dell’immediato pareggio, ma non riesce a far di meglio che sparare fiaccamente verso Kepa, da ottima posizione. Chi non sbaglia, poco prima del quarto d’ora, è Asensio, che s’inventa una botta dalla lunga distanza che s’infila nell’angolino alto, dove Aleksovski non può proprio arrivare. Radeski e ancora Asensio si rendono pericolosi sui due fronti opposti, prima del tris di Deulofeu, che insacca dal dischetto un rigore concesso per un fallo di mano di Bejtulai. 17º gol con l’Under 21 per l’ex Milan. Ad inizio ripresa lo scatenato Asensio cala il poker iberico, con un potente diagonale mancino sporcato da un difensore. La Macedonia prova a reagire, ma ci si mette pure la traversa, che nega il gol a Babunski. Nulla e nessuno, invece, possono impedire il tris personale di Asensio, che al termine di una giocata delle sue trova nuovamente l’incrocio. Manita esagerata per la Spagna, attesa, martedì prossimo, dallo scontro diretto già decisivo con il Portogallo.