Tornare a vincere, la recensione del nuovo film di Ben Affleck
C’è il basket sullo sfondo. E poi il problema dell’alcolismo. C’è il racconto del riscatto di un uomo che ha conosciuto il buio ma a quel buio non si è rassegnato. Ci sono, insomma, tante storie in una storia sola. “Tornare a vincere” (disponibile dal prossimo 23 aprile direttamente in digitale per l'acquisto o il noleggio) è una storia bellissima che racconta la rinascita attraverso lo sport. Protagonista assoluto Ben Affleck che torna a vestire i panni di un personaggio “stanco del mondo" un personaggio che gli assomiglia moltissimo e dal quale è accomunato dalla lotta ai demoni dell’alcol. E’ forse anche per questo che la sua recitazione è così potente e calzante: nessun altro avrebbe potuto interpretare Jack Cunningham, l’anti-eroe di questo racconto emozionante.

La storia del film (che racconteremo a breve) è una parte quasi marginale perché stavolta ad intrigare è il fatto che Affleck abbia voluto per la prima volta aprirsi al mondo e, soprattutto, raccontare la sua terribile storia personale segnata dal divorzio dalla compagna Jennifer Garner dopo 12 anni di matrimonio e la doppia riabilitazione per scacciare i demoni dell’alcol nel 2017 prima e nel 2018 poi. Un’esperienza che l’attore non ha mai voluto condividere con nessuno in modo molto dettagliato. Almeno fino ad ora, con l'uscita di questa pellicola. Il dramma raccontato dal regista Gavin O'Connor è anche la storia di Jack Cunningham, ex stella della pallacanestro caduta in disgrazia e ora allenatore di pallacanestro di bassa leva alcolizzato e in lotta con se stesso nel tentativo di rimettersi in sesto. E’ un racconto terribile all’interno di una storia molto forte. Un progetto che ad Hollywood (purtroppo) è diventato una rarità.
Il declino di Jack Cunningham da fenomeno del basket giovanile a uomo in crisi è anche la storia di un riscatto, di una seconda possibilità da non gettare al vento. Jack viene richiamato in panchina per guidare un gruppo di ragazzi adolescenti e poco inclini al sacrificio. E’ qui che il film diventa davvero potente. E’ la forza dello sport, del basket che aiuterà il protagonista a ritrovare la forza per tentare la risalita verso la sobrietà. Ed è a questo punto che entra in scena un altro messaggio importante: quello della squadra e del collettivo che aiuta il singolo a compiere dei passi che altrimenti mai sarebbe riuscito a fare. Nel film tutto questo si percepisce chiaramente senza scivolare nella banalità. Merito di una sceneggiatura che funziona, che va dritta al punto senza affrontare con banalità un tema così grave come la dipendenza e anzi sottolineando in ogni passaggio il graduale e difficile viaggio di Jack verso la sua personale guarigione.

“Tornare a vincere” funziona perché Affleck funziona. Sono un corpo unico, come accadde per The Town e Argo. La sua vulnerabilità e la sua forza al tempo stesso sono i segreti incontestabili della forza di questo film. Da non perdere per nessun motivo.
Il film dal 23 aprile sarà disponibile per l’acquisto e il noleggio in digitale (anche in 4K UHD) su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV, e per il noleggio su Sky Primafila, Infinity e VVVVID.
