Black Widow al Taormina Film Fest. Scarlett Johansson: "Non sarà solo un supereroe"

Il 24esimo film Marvel chiuderà il prossimo 3 luglio la manifestazione. Nel frattempo la protagonista racconta le emozioni vissute sul set: "Questi sono film speciali. Scoprirete una donna fragile e piena di problemi"
Black Widow al Taormina Film Fest. Scarlett Johansson: "Non sarà solo un supereroe"
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TAORMINA - 'Black Widow', il 24esimo film del Marvel cinematic universe, il primo della fase quattro, chiuderà il prossimo 3 luglio la 67esima edizione del Taormina Film Fest.

Diretto da Cate Shortland, il lungometraggio, in anteprima assoluta in Italia, è dedicato al passato da spia russa di Natasha Romanoff, diventata un pilastro degli Avengers, interpretato da Scarlett Johansson che ha annunciato sarà la sua ultima apparizione nel ruolo della 'vedova nera'.

"Presentare per la prima volta al pubblico italiano il film targato Marvel Studios Black Widow - affermano i direttori Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia - è il simbolo di ciò che desideravamo: il ritorno al cinema condiviso, in sala, davanti a un grande schermo dove si potrà godere tutti insieme di un'altra avventura Marvel dall'irresistibile fascino pop. Il fatto che il film sia diretto dalla regista Cate Shortland e interpretato dalla star internazionale Scarlett Johansson non fa che connotare ulteriormente questa edizione del Taormina Film Fest in chiave di women's power".

'Black Widow' è diretto da Cate Shortland da una sceneggiatura di Eric Pearson, con protagonisti Scarlett Johansson, Florence Pugh, David Harbour, O-T Fagbenle, William Hurt, Ray Winstone e Rachel Weisz. Il film arriverà il 7 luglio nelle sale cinematografiche italiane e due giorni dopo sarà disponibile sulla piattaforma Disney+, ma con accesso Vip, ovvero con un costo aggiuntivo all'abbonamento. Chiuderà la 67esima edizione del Taormina Film Fest che esplora generi, stili e linguaggi differenti, un'offerta inclusiva e differenziata pensata per tutti i tipi di pubblico. 

Scarlett Johansson: "Black Widow non sarà più solo un supereroe"

Qual'è il passato di Natasha Romanoff, alias Black Widow? Chi ha lasciato alle spalle e soprattutto: chi l'ha resa una spia d'acciaio puro? Il lato oscuro delle sue molte vite è ora tutto in un film, Black Widow. Un film targato Marvel Studios che farà felice tutti gli appassionati degli Avengers che avevano conosciuto questo personaggio fin dalla prima apparizione nel 2010 in IRON MAN 2. "Natasha all'inizio di questo film è davvero sola per la prima volta - dice la Johansson nella global conference in remoto -. Lei ha che ha sempre fatto parte di qualcosa, di qualche gruppo, scopri invece per la prima vota che è stata una donna fragile, una vittima della Red Room. Poi è anche colta alla sprovvista da una persona che viene dal passato che la destabilizza. È bello vederla così come non l'avevamo mai vista".

Tutto parte nel 1995 in Ohaio, per quanto vale il tempo Multiverso nel mondo Marvel, quando Natasha bambina dimostra già il suo carattere fuggendo con la sua singolare famiglia, a Cuba per allontanarsi dalle forze oscure che la vorrebbero morta. Con lei il padre, Alexei Shostakov o Red Guardian (David Harbour), la madre, Melina Vostokoff (Rachel Weitzs), e una problematica sorella, Yelena Belova (Florence Pugh), la terza Vedova Nera. Ma nel film, tutto declinato al femminile, anche per quanto riguarda i combattimenti, ad emergere è il passato solitario di questa ragazza allevata nella stanza Rossa dove vengono cresciute per diventare spie solo ed esclusivamente amazzoni della morte delle quali Black Widow è forse la massima espressione. L'abbandono dal mondo Marvel ora che il suo personaggio si è sacrificato per la Gemma dell'Anima in Avengers Endagme? "Amo la famiglia Marvel e so quanto sia speciale e quanto siano speciali questi film - spiega l'attrice -, sono quindi entusiasta quando vedo altri attori entrare in questo mondo meraviglioso e vedere i loro occhi sbarrati di fronte alle incredibili produzioni Marvel". E ancora la Johansson: "Abbiamo iniziato seriamente a parlare di Black Widow quando stavamo facendo Infinity War. Sapevamo che erano finiti i giochi per Natasha e quindi abbiamo dovuto lavorare a ritroso. Volevamo una storia nella quale lei avrebbe fatto i conti con i traumi del suo passato per poi andare avanti. Per me è stato comunque un modo molto strano di lavorare, ma forse è sempre così in un prequel, una cosa che non avevo mai fatto".


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